Sono aperti da questa mattina alle 7, per chiudere alle 23, i seggi in 111 comuni italiani per i turni di ballottaggio nelle elezioni amministrative. Gli aventi diritto al voto sono 4,3 milioni. Esclusi i capoluoghi di provincia, i comuni interessati con oltre 50mila abitanti sono: Legnano, Sesto San Giovanni, Guidonia e Molfetta. Le comunali 2017 vedranno centrosinistra e centrodestra accaparrarsi il maggior numero di sindaci. Il Movimento 5 Stelle correrà solo nei capoluoghi di provincia di Asti e Carrara. L'ex pentastellato Pizzarotti, sostenuto da una lista civica, cerca la riconferma a Parma contro Scarpa del centrosinistra. Le liste civiche prenderanno il sindaco di Belluno. Centrodestra e Fare si contenderanno il sindaco di Verona. A Trapani, dopo il ritiro del centrista Fazio, Savona (centrosinistra) è l'unico candidato ma deve ottenere un'affluenza del 50% al ballottaggio e almeno il 25% dei consensi. In caso contrario il comune sarà commissariato. Al primo turno l'affluenza nazionale fu del 60% circa, a Trapani del 59% circa. Il centrosinistra, che ha già conquistato al primo turno Palermo e Cuneo, corre per il ballottaggio in 20 altri capoluoghi: Genova, Taranto, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Pistoia, Lucca, Como, L'Aquila, Carrara, Rieti, Lodi, Oristano, Padova, Lecce, Catanzaro, Trapani, Gorizia e Parma. Il centrodestra, che ha già conquistato al primo turno Frosinone, corre per il ballottaggio in 19 altri capoluoghi: Genova, Taranto, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Pistoia, Lucca, Como, Asti, L'Aquila, Rieti, Lodi, Oristano, Verona, Padova, Lecce, Catanzaro e Gorizia. Nelle precedenti comunali il centrosinistra conquistò 17 sindaci: Palermo, Genova, Taranto, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Pistoia, Lucca, Como, Asti, L'Aquila, Carrara, Rieti, Lodi, Belluno e Oristano. Il centrodestra prese 7 sindaci: Verona, Padova, Lecce, Catanzaro, Trapani, Frosinone e Gorizia. Il Movimento 5 Stelle ebbe il sindaco di Parma. A Cuneo nel 2012 vinse il centrista Borgna, oggi riconfermato al primo turno con una maggioranza composta da Pd, centristi, civiche e moderati. E' certo che il centrosinistra non riconfermerà i sindaci di Asti e Belluno. Il centrodestra non riconfermerà il sindaco di Trapani. Il Movimento 5 Stelle non riconfermerà il sindaco di Parma.
Alle ore 19 il 31,21% degli elettori si è recato alle urne contro il 41,39% del primo turno. Questo il dato diffuso dal Viminale, che riguarda 98 Comuni su 103. Si tratta di un calo del 10%. Il dato non tiene conto dei Comuni del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia, otto in tutto. Dato che non è gestito dal Viminale ma autonomamente dalle due Regioni.
Le ultime frizioni fra Pd ed Mdp rimangono fuori dai seggi, e ai ballottaggi gli 'scissionisti' mostrano la volontà di sostenere i candidati democratici. Lo fanno con esponenti di rango, come Pierluigi Bersani che a La Spezia va in piazza del Bastione a sostenere Paolo Manfredini, distante sette punti dal candidato di centrodestra Pierluigi Peracchini. È vero che ai ballottaggi il risultato del primo turno si azzera, ma è altrettanto vero che il Pd - e con esso il centrosinistra - parte in svantaggio in 12 città su 20. La possibilità di consegnare il grosso dei 111 comuni al voto al centrodestra è, dunque, molto concreta. Di qui, dunque, la scelta di Bersani che, però, è funzionale anche a mantenere il filo del dialogo con Andrea Orlando, leader e della minoranza dem e sostenitore di Peracchini. Bersani e Orlando saranno inoltre presenti il primo di luglio in piazza per l'iniziativa di Giuliano Pisapia che dovrebbe lanciare l'alternativa a sinistra del Pd. Una scelta, quella del Guardasigilli, che ha provocato tensioni nel partito. Soprattutto legate al fatto che in quei stessi giorni si celebra il forum dei circoli pd a Milano. Per il presidente dell'Assemblea dem, Matteo Orfini, è inutile dialogare con altre forze politiche quando la legge elettorale non prevede coalizioni. Orlando risponde che lui sarà anche a Milano e che, comunque, snobbare gli alleati che sostengono i candidati Pd ai ballottaggi è poco lungimirante. Nel frattempo il segretario dem si tiene lontano dalla campagna elettorale, nonostante si fosse parlato, prima del risultato del primo turno, di un suo impegno nei giorni che precedono i ballottaggi. Il rischio di una sovraesposizione del leader, infatti, potrebbe spingere l'elettorato grillino ad andare alle urne per sostenere i candidati di centrodestra. Che la partita sia complessa lo ammette anche il responsabile Enti Locali del Pd, Matteo Ricci, che all'AGI spiega: "Quasi tutti i comuni saranno assegnati al fotofinish". Anche per questo i dem tengono a sottolineare che "non si tratta di un voto politico".
Una vittoria del centrodestra, è il timore, sottoporrebbe la maggioranza di governo e il Partito Democratico che ne è il maggiore azionista a un processo dagli esiti imprevedibili. Matteo Salvini, non a caso, sottolinea che "se le elezioni premiassero il centrodestra, Gentiloni dovrebbe dimettersi e si andrebbe a votare a settembre".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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