La Bce sui Btp: "Spread giù grazie alla manovra". Ora si rischia di più con i titoli tedeschi e francesi

Governo italiano promosso anche sul fronte dell'occupazione

La Bce sui Btp: "Spread giù grazie alla manovra". Ora si rischia di più con i titoli tedeschi e francesi
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Poiché la fiducia è una cosa seria, a una manovra finanziaria seria corrisponde la fiducia dei mercati. L'equazione è elementare, ma raramente la Bce l'ha usata in passato con l'Italia. L'ultimo Bollettino della Banca centrale guidata da Christine Lagarde (in foto) mette invece in relazione proprio la legge di Bilancio messa a punto dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, con il raffreddarsi dello spread. Un pollice alzato nei confronti del governo Meloni, nonostante le accuse rivolte a più riprese da alcuni esponenti di spicco dell'esecutivo per l'eccesso di prudenza mostrato da Francoforte nel tagliare i tassi d'interesse.

La tenuta dei differenziali di rendimento, misurabile in nove punti base in meno fra i Btp e l'Overnight index swap (gli Ois sono i tassi privi di rischio), è peraltro avvenuta in un contesto internazionale poco favorevole all'Eurozona. Il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, rileva il Bollettino, ha infatti causato un aumento dei tassi dei Tresury a stelle e strisce, senza però ripercussioni sull'Italia. A risentirne più di tutti, malgrado l'annuncio di elezioni anticipate fosse ormai stato metabolizzato dal mercato, è stata invece la Germania. Dove non solo il differenziale fra titoli Ois e Bund a dieci anni ha registrato un incremento di 23 punti base, ma «è divenuto positivo, per la prima volta dal 2016». Quanto alla Francia, ha pagato un contesto caratterizzato dall'incertezza sulle prospettive di bilancio del paese che ha ampliato di 30 punti base lo spread rispetto all'Ois a dieci anni. Al contrario, scrive la Banca centrale europea, «gli effetti di propagazione (derivante dall'aumento dei tassi dei Bond Usa, ndr) in Grecia, Spagna, Italia e Portogallo sono stati comunque limitati, grazie a un migliore clima di fiducia che ha caratterizzato le attese relative al bilancio in alcuni di questi Paesi».

L'Eurotower riserva a Roma un altro plauso anche per l'andamento del mercato del lavoro, grazie ai 3,5 punti percentuali di calo della disoccupazione tra il 2020 e lo scorso autunno. Un risultato tutt'altro che trascurabile che ha contribuito ad abbassare al minimo storico del 6,3% la percentuale dei senza lavoro all'interno di Eurolandia.

Quanto alle linee di politica monetaria nel corso del 2025, Francoforte continua a rimanere fedele alla linea della prudenza espressa anche in occasione dei quattro tagli decisi nel '24.

Ogni decisione sarà quindi presa «di volta in volta a ogni riunione» e «alla luce dei dati economici e finanziari più recenti», senza «vincolarsi a un particolare percorso dei tassi». I mercati, alla luce della crisi sempre più profonda della Germania, scontano una riduzione dell'1% entro l'estate.

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