Berlusconi: "È assurdo perseguire chi si difende dai rapinatori"

Silvio Berlusconi sul caso del ristoratore che ha ucciso un ladro nel Lodigiano: "È una sconfitta per tutti. No alla giustizia fai da te, ma garantire diritto a difendersi"

Berlusconi: "È assurdo perseguire  chi si difende dai rapinatori"

"Tragedie come quella di Lodi sono una sconfitta per tutti". Lo dice Silvio Berlusconi parlando del caso di Mario Cattaneo, il ristoratore che ha ucciso con un colpo di fucile un ladro che voleva rapinarlo.

"Prima di tutto è una sconfitta per lo Stato, che non è in grado disvolgere la sua prima funzione: difendere la vita, la sicurezza e la proprietà dei cittadini", ha detto il leader di Forza Italia, "Quando una persona è costretta a difendersi da sola sarebbe assurdo che venisse perseguita per questo. La responsabilità di questa morte non è certo di chi si è difeso, è prima di tutto di chi ha aggredito la proprietà di una persona, e poi dello Stato che non ha saputo impedirlo".

"Tutto questo rende ancora più necessario approvare le nostre proposte, di cui parliamo proprio in questi giorni nei Security days che abbiamo organizzato in tutt’Italia, sia sulla legittima difesa che sul potenziamento delle Forze dell’Ordine", ha aggiunto l'ex premier, "Non vogliamo certo un sistema nel quale ci si faccia giustizia da soli. È il contrario dello stato liberale, ma il diritto di difendere la propria incolumità, quella dei propri cari e delle proprie cose è un diritto naturale dell’uomo. Forza Italia vuole passare dalla legittima difesa al diritto alla difesa".

Poi, in piazza a Milano per la manifestazione "Primavera Azzurra" di Forza Italia Giovani della Lombardia, Berlusconi ha ribadito: "Se qualcuno entra nella casa di un altro, questa persona non ha la possibilità di sapere cosa gli voglia fare.

Quindi se viene fuori un omicidio non è colpa di chi difende la propria casa, i propri cari ma è colpa di chi è entrato per rubare". E ancora: "È da tanto tempo che noi abbiamo presentato un progetto di legge in Parlamento in cui insistevamo sul fatto che dovesse essere affermato in modo chiaro il diritto alla difesa", ha concluso.

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