Berlusconi: "Senza Forza Italia il centrodestra non esiste"

Per Berlusconi il partito è garante della coalizione di centrodestra: "Siamo responsabili nei confronti delle imprese e del risparmio degli italiani". E sulla Lega: "Non vuole uscire dall'euro"

Berlusconi: "Senza Forza Italia il centrodestra non esiste"

"Senza Forza Italia, il centrodestra non esiste". A dirlo è Silvio Berlusconi che, intervistato da ilFoglio, ha spiegato perché il suo è il partito garante della coalizione.

In particolare il Cavaliere lo chiarisce quando si parla della presunta volontà della Lega di uscire dall'euro: "Sarebbe grave se fosse vero", sottolinea, "Ma Salvini ha chiarito più volte che l'ipotesi di uscire dall'Euro non esiste. Del resto, di questo siamo garanti noi, perché siamo responsabili nei confronti delle imprese e del risparmio degli italiani. Senza queste garanzie il centro-destra non esisterebbe. La posizione della Lega è chiara: il fatto che al suo interno vi sia qualche singolo esponente che dice cose parzialmente diverse non è la posizione ufficiale del partito, che è quella di Matteo Salvini".

Il leader di Forza Italia parla anche della fine della prescrizione. "Ci batteremo con tutte le nostre forze contro questa follia, indegna della civiltà giuridica dell'Italia", assicura, "L'idea che un cittadino possa essere tenuto sotto processo per un tempo indefinito, a discrezione dei giudici, si trova solo nei peggiori incubi di Kafka. Penso che la Lega abbia votato questa norma solo perché costretta dal M5S, e che non la condivida. Quanto al Pd, dovrebbero essere contrari, ma in materia di giustizia abbiamo visto di tutto… purtroppo questo è il governo delle cinque sinistre, non quattro come si dice di solito. Oltre a Pd, Cinque Stelle, Leu e Italia viva ne fanno parte le correnti di sinistra dell'Associazione Magistrati, i fanatici ideologi del peggiore giustizialismo alla Piercamillo Davigo".

Inevitabile - nella lunga intervista - il tema delle infrastrutture, Mose e Ilva in primis.

Berlusconi sostiene che le due vicende industriali rivelano "quello che purtroppo già sapevamo: dal governo più a sinistra della storia della Repubblica non potevamo aspettare altro se non una politica anti industriale, e quindi nemica dello sviluppo, della crescita, dell'occupazione" e che 5Stelle e Pd "credono ancora che i problemi ambientali si risolvano chiudendo le fabbriche", un atteggiamento "tipico del dilettantismo e della confusione culturale" che i due soggetti politici condividono "per attaccamento al potere, per non consentire agli italiani di votare".

E più in generale sul governo il Cavaliere ribadische che "chi ha dato vita al governo Conte lo ha fatto proprio per impedire alla maggioranza naturale degli italiani, che è il centrodestra, di andare al governo".

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