La patrimoniale continua a far discutere: prima giudicato giudicato inammissibile, per mancanza di copertura, l'emendamento proposto da una parte della sinistra è stato poi riammesso in Commissione Bilancio della Camera. Per la rubrica Il bianco e il nero abbiamo raccolto le posizioni del deputato di LeU Nicola Fratoianni, co-firmatario del provvedimento, e del collega Claudio Borghi, responsabile economia della Lega.
Perché è giusto o sbagliato mettere la patrimoniale?
Borghi: "È sbagliato introdurre la patrimoniale perché le tasse si mettono sui redditi, non su cose che non producono redditi. Se io ho una casa, ma non ho redditi, come faccio a pagare la patrimoniale della casa? Potessi vendere un pezzo della casa, che so io un bagno, lo capirei. Ma non potendo, è assurdo pensare di tassare cose che non producono reddito. Anzi, nel caso della casa, producono costi".
Fratoianni: "Innanzitutto occorre partire da una considerazione. Come sostengono i detrattori della nostra proposta, e più in generale coloro che inorridiscono ogni volta che questa parola viene anche solo pronunciata, in Italia esistono diverse ne di imposizione di natura patrimoniale. L’IMU sulle seconde case e l’imposta di bollo dello 0,2 sui titoli finanziari introdotta dal Governo Monti hanno queste caratteristiche. Ma dal nostro punto di vista, presentano diversi aspetti di iniquità. Noi le eliminiamo e introduciamo una imposta sul patrimonio delle persone fisiche fortemente progressiva. Tra 500000 (e stiamo parlando di una franchigia) e un milione lo 0,2, 0,5 tra un milione e 5, 1 tra 5 e 50 milioni, 2 sopra questa soglia. Solo per il 2021 il 3 sopra il miliardo. Come si vede dunque, l’intervento diventa significativo per patrimoni grandi o grandissimi. In un Paese come il nostro dove la ricchezza è distribuita in modo fortemente ineguale (l’1% detiene il 25% del totale) mi sembra giusto chiedere a chi ha moltissimo di dare qualcosa in più".
Non pensa che ci sia giù una patrimoniale come l'Imu sulla seconda casa che grava su milioni di cittadini?
Borghi: "Sì, infatti, sono quasi 20 miliardi all’anno che hanno danneggiato in misura molto più che proporzionale il valore delle case e se ne rendono conto in tanti. Quella che era la principale forma di risparmio e tutela degli italiani, in molti casi, non vale più niente. È vero che ci sono già alcune patrimoniali come l’Imu e l’imposta di bollo sul conto corrente, l’imposta di registro sull’immobile e dovrebbero essere abolite".
Fratoianni: "Si, e infatti come ho appena detto noi lo cancelliamo. Anche perché sappiamo che l’IMU sulla seconda casa rischia di avere, questo si, un effetto distorsivo. Spesso succede che la seconda casa sia il frutto di una eredità, magari collocato in una zona nella quale il valore commerciale è irrisorio. Ma la tassa c’è lo stesso".
C'è chi dice che con una patrimoniale si colpisce il ceto medio mentre i grandi patrimoni fuggono all'estero. Lei è d'accordo?
Borghi: "Questo è evidente ed è il motivo per cui in Germania non esiste nessuna forma di tassa patrimoniale. Hanno scoperto che si perde più gettito di quello che si guadagna perché o si setta un limite così basso da essere una povermoniale che colpisce il ceto medio e i poveri oppure, se uno pensa con una patrimoniale di colpire i ricchi, non ha capito nulla. Anzi, si va esattamente al contrario di quei provvedimenti di fiscalità di favore che tanti fanno per attrarre i ricchi".
Fratoianni: "Sono in disaccordo naturalmente. Se il ceto medio italiano fosse composto di persone fisiche che detengono un patrimonio netto superiore al mezzo milione di euro vorrei tanto essere ceto medio. E credo che lo stesso desiderio coinvolgerebbe la maggioranza degli italiani. Fra l’altro, visto che una delle obiezioni più frequenti riguarda la casa, è bene ricordare che ci riferiamo al valore catastale indicizzato ai fini IMU. Come è noto, si tratta di un valore molto più basso di quello di mercato. Se aggiungiamo che, intervenendo sulle persone fisiche, due persone che assieme possiedono un patrimonio netto di un milione sarebbero esenti mi pare difficile sostenere che ad essere colpito sarebbe il ceto medio. Per quanto riguarda la fuga all’estero dei grandi capitali esistono oggi strumenti in grado di tracciare molto meglio movimenti di questo tipo, inoltre noi proponiamo una sanzione del 15% dell’importo occultato. E poi, perché dovremmo avere così poca fiducia nei confronti dei nostri connazionali più facoltosi. Nel mondo sono sempre più numerosi i super ricchi che chiedono di essere tassati di più in nome dell’interesse generale. Non voglio pensare che gli italiani siano meno consapevoli e generosi".
Chi ha un patrimonio di 500mila euro si può davvero definire un super-ricco da tassare?
Borghi: "Si dovrebbe essere dei pazzi per pensare che questo lo sia tenuto presente che in molti casi questo è un valore immobiliare rappresentato dalla prima casa. Chiunque abbia la prima casa di famiglia in un centro urbano rischia di diventare un super ricco anche se magari è disoccupato".
Fratoianni: "No. I super ricchi sono altri. Infatti come si capisce leggendo il merito della nostra proposta, su quel livello il prelievo è minimo. E, ragionevolmente, alla luce dell’eliminazione dell’IMU e dell’imposta di bollo è perfino probabile che ci sia un risparmio".
C'è secondo lei una regia europea o da parte dell'Fmi per l'introduzione della patrimoniale nel nostro Paese?
Borghi: "Si tratta di un vecchio piano già scritto in tanti documenti della Bundesbank in cui si dice che in Italia il risparmio è tale che prima dovrebbero essere azzerate le ricchezze degli italiani e, poi, pensare a tagliare il debito".
Fratoianni: "Francamente tendo a diffidare delle teorie complottiste, ovunque si presentino.
Tuttavia se ci fosse sul punto un orientamento di carattere europeo sarebbe solo una buona notizia. È evidente che la questione della diseguale distribuzione della ricchezza si pone non solo in Italia. Ed è ancor più vero che sarebbe ben più efficace una norma che avesse su questo fronte carattere europeo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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