Bimba uccisa dalla mamma: "Edith è morta per asfissia"

L'autopsia conferma: Edith è stata soffocata. E sua madre, Patrizia C., è stata fermata per omicidio volontario

Bimba uccisa dalla mamma: "Edith è morta per asfissia"

L'autopsia conferma: Edith è stata soffocata. E sua madre, Patrizia C., è stata fermata per omicidio volontario. Il giorno dopo il delitto di Cisliano, nel Milanese, i primi risultati dell'esame autoptico stabiliscono che si è certamente trattato di un omicidio. La 41enne, che oltre alla bimba di 2 anni ha altri due figli nati da un matrimonio precedente, affrontava una difficile separazione dall'attuale marito. Dopo aver ucciso la piccola, si è procurata alcuni tagli ai polsi ma le ferite non erano gravi e si è salvata. Era finita in ospedale.

L'autopsia è stata eseguita ieri mattina dal medico legale dell'Università di Pavia Marco Ballardini. Le indagini sono coordinate dal pm di Pavia Roberto Valli e dal procuratore Mario Venditti e sono affidate ai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. L'ipotesi del soffocamento era stata la prima avanzata dagli investigatori, il corpo della bambina infatti non aveva segni evidenti di violenza. Una volta arrivata la conferma ufficiale dell'asfissia, e considerato che la piccola e la madre nella notte di domenica erano sole in casa (gli altri due figli erano con il padre), il fermo di Patrizia C. è stato la conseguenza. La donna ora si trova nel carcere di San Vittore, da dove questa mattina risponderà collegata da remoto alle domande del gip di Milano Carlo Ottone De Marchi per l'interrogatorio di garanzia. Il giudice dovrà decidere sulla richiesta di convalida del fermo e della misura cautelare in carcere avanzata dal pm milanese Stefano Ammendola, il quale poi trasmetterà gli atti alla Procura di Pavia. Era stata la 41enne a telefonare al marito nella notte tra domenica e lunedì per dirgli: «Tua figlia non c'è più». Patrizia C. aveva denunciato il marito tre volte per maltrattamenti e stalking. Tuttavia gli inquirenti non avevano trovato riscontri investigativi concreti ai suoi racconti. Secondo le indagini, la donna presenta altre ferite precedenti alla notte dell'omicidio. In passato avrebbe manifestato disagio e «ripudio della pregressa gravidanza».

Avrebbe voluto vendicarsi del fatto che il marito aveva chiesto la separazione. «Un'azione terribile e incomprensibile - si legge negli atti - attuata forse per colpire l'uomo nel suo punto più vulnerabile, la figlioletta alla quale era fortemente legato».

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