Lucia Serlenga
Forte come una roccia, morbido e lieve come le ali di farfalla che si posano a mo' di fiori sui nuovi tuxedo di velluto. L'uomo Emporio Armani andato in scena ieri a Milano ha forza di carattere e dolcezza di cuore e si muove con studiata eleganza metropolitana. Sceglie senza alcun dubbio soluzioni dinamiche che affidano alle giacche doppiopetto dal design netto e asciutto il compito di dialogare con la nuova fluidità dei pantaloni, con il comfort di bellissimi bomber dal taglio a kimono e la sicurezza dei trench di lana serrati con fibbie. Fra le tante soluzioni outdoor, trova irrinunciabili i montoni a pelo riccio e le giacche di capra effetto cavallino. E soprattutto ama la grande expertise di Giorgio Armani nella scelta di materiali mai banali. Non a caso, speciali effetti tattili e ottici muovono le superfici sia nelle maglie di ciniglia sia sui tessuti tecnici dei capi sportivi sia sul magnifico velluto degli smoking: il designer spazia dagli jacquard di nuvole ai camouflage di alberi stilizzati per dare spessore alla già densa declinazione di grigi, deep blu e neri sapientemente illuminati. E tratteggia un uomo irresistibile tanto quanto il gentleman inglese immaginato nella collezione Ralph Lauren Purple Label. Bello, forte, sicuro di sé e al tempo stesso seducente e tenero, si veste di abiti, giacche e cappotti che esprimono il nuovo volto del tailoring urbano e non dimentica il lato più incantevole di una sinfonia di blu che ricordano l'eleganza indiscutibile dell'ammiragliato inglese: dettagli militari, bottoni dorati e aplomb da ufficiale gentiluomo. Sovversivo, ironico e irrispettoso, Jeremy Scott per Moschino manda invece in passerella l'idea che alcuni codici estetici siano affettuosamente condivisibili fra uomo e donna. Completi gessati per lei e fiori e pizzi per lui.
L'ultima uscita li ha visti legati da una giacca tandem da smoking unita da un unico strascico. Ma non mancano nella pre-collezione donna elementi dell'abbigliamento maschile come la fascia da smoking che si drappeggia sull'abito di chiffon, i tuxedo gessati e tagliati sul décolleté sostenuto da bretelle, le stampe delle polaroid erotiche del designer Carlo Mollino - oggetto di intima contemplazione maschile - riportate sugli abiti di chiffon. E lui? Appare in frac con coda a pieghe su fascia e slip in pvc nero ma anche sve-stito in una giacca gessata che lascia una spalla nuda. Insomma non c'è gender che tenga. Del resto comprende l'universo maschile e femminile anche la nuova linea Project XYZ presentata da Philipp Plein: una fusione di rock'n'roll e ribellione, teschi, borchie e paillette, soluzioni ad alta performance in tessuti tecnici per trasferirsi dalla strada alla palestra e viceversa. Tutt'altro spirito gli uomini e le donne del primo défilé di Isabel Benenato. 36 anni, origini napoletane, vive a Lucca con il marito Filippo Novelli e i due figli, e produce la collezione con Noba, l'azienda di famiglia.
Fra design e artigianato, mistero e astrologia, la stilista che ha studiato moda anche a Londra, si muove sul sentiero poetico della maglieria, dei tessuti fluidi per lunghi cappotti e lievi abiti di chiffon o fatti a telaio per sciarpe da drappeggiare sul corpo, delle costellazioni dipinte con l'aerografo, di giacche doppiopetto e di camicie candide, di collane con pietre speciali come la magnetite per non dimenticare i propri sogni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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