Ossessione Pillon. Il senatore della Lega è ormai il nemico pubblico numero 1 dei progressisti di tutta Italia che non perdono occasione di tirarlo in mezzo. Talvolta a spese di ignari testimonial anti-Lega di cui la sinistra cerca di appropriarsi.
È il caso dell'astronauta italiana Samantha Cristoforetti, che sarà la prossima comandante della Stazione Spaziale Internazionale per la 68esima Spedizione in orbita. All'annuncio dell’Agenzia spaziale europea, i volti noti della sinistra hanno colto la palla al balzo per "usare" i successi professionali di AstroSamantha come argomento politico.
La deputata dem, Laura Boldrini, ha twittato: "Congratulazioni a Cristoforetti, prima donna europea a guidare la stazione spaziale internazionale. Con buona pace di qualche senatore leghista che pensa che le donne siano per natura portate solo ad accudire. La scienza ha, sempre di più, il volto delle donne. Evviva!".
Una strumentalizzazione bella e buona, che non è sfuggita a molti utenti, indignati, difatti, dal riferimento inopportuno al rivale politico e
al suo commento all'iniziativa dell'Università di Bari, che sconterà le tasse universitarie per le studentesse che sceglieranno di entrare in "quota rosa" nei corsi a forte rappresentanza maschile. Pillon aveva dichiarato: "È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria per esempio, mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all'accudimento, come per esempio ostetricia. Questo però non sta bene ai cultori del Gender, secondo i quali ci DEVONO essere il 50% di donne nelle miniere e il 50% di uomini a fare puericultura. Ovviamente ognuno è libero, e ci sono le sacrosante eccezioni, ma è naturale che le ragazze siano portate verso alcune professioni e i ragazzi verso altre".
Samantha Cristoforetti, nella visione di Pillon, è una, gradevolissima, eccezione. Ma senza entrare nel merito della dichiarazione del senatore strenuo oppositore del Ddl Zan, colpisce la scarsità di contenuto politico della sinistra che deve ricorrere ai fatti di cronaca e deve aggrapparsi ai successi di professionisti affermati, peraltro estranei alla politica, per perorare le proprie cause. Insomma, dei complimenti tutt'altro che disinteressati, quelli di Boldrini & Co.
, la prima, tuttavia, a trincerarsi dietro il classico "sono fatti personali" per difendere i trattamenti economici e professionali parecchio ambigui che riserva alle sue collaboratrici domestiche e assistenti.La sinistra è sempre alla ricerca di qualche testimonial (inconsapevole) da cui "ripartire". Mai una volta che decida di provare a proporre qualche contenuto proprio.
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