Dopo tre mesi di abbracci e bagni di folla, ieri il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, ha annunciato di «avere il coronavirus». Una gioia per tanti suoi detrattori che, su Internet e un po' ovunque, già lo immaginano nella cassa da morto ma per lui, invece, un'occasione per rafforzare la sua tesi di sempre, ovvero che «a parte le categorie a rischio, gli anziani e gli immunodrepressi» il coronavirus è stato «largamente sovrastimato, creando panico».
L'ex militare ha dichiarato infatti di stare «benissimo dopo avere preso l'idrossiclorochina» consigliata dai «tanti medici che conosco». Le dichiarazioni di Bolsonaro erano attese dopo che, lunedì sera, lo stesso presidente aveva annunciato di «avere i sintomi del Covid19», con febbre a 38, indolenzimento muscolare e tosse ostinata. Per questo l'altroieri aveva fatto lastre da cui era risultato che i suoi polmoni erano però «puliti».
Normale anche che Bolsonaro abbia concesso l'intervista solo a Cnn Brasile e Record TV, entrambe invitate ad entrare nel Palazzo dell'Alvorada dove il presidente vive con la moglie Michelle, e non alla Globo, con cui è in guerra aperta.
«Dopo avere assunto l'idrossiclorochina stanotte (ieri notte, ndr) oggi sto molto bene ha detto non ho più la febbre, ho 36,7, la tosse è quasi sparita così come i dolori». Insomma, un mezzo miracolo a suo dire dovuto proprio alla clorochina, su cui punta molto anche Trump. Altri concetti espressi da Bolsonaro sono stati «la necessità della ripresa dell'attività economica perché» se tutto rimane fermo «ci saranno altre cause di morte, da chi si suicida a chi non va più in ospedale per la paura di contrarre il coronavirus e poi muore a casa, di infarto o cancro». Poi il presidente ha ricordato come sia comunque la Corte Suprema ad avere dato a governatori e sindaci la «competenza concorrente» di «fare e disfare lockdown e quarantene», di fatto scaricando sugli amministratori locali le responsabilità.
In video ieri il presidente è apparso paradossalmente più lucido del solito e, soprattutto, meno aggressivo la paura fa 90 anche in Brasile con la mascherina messa bene. Questo almeno sino alla fine della sua intervista quando, per salutare i suoi fan ma anche per impaurire i giornalisti che aveva a distanza di un metro, Bolsonaro si è tolto, all'improvviso, la mascherina.
Comprensibilmente preoccupato dopo l'annuncio di positività di Bolsonaro l'ambasciatore statunitense Todd Chapman, che si è sottoposto ieri al test, risultato poi negativo, per il coronavirus dopo che, lo scorso 4 luglio, aveva invitato nella sua sede diplomatica per commemorare la Festa dell'indipendenza Usa proprio il presidente verde-oro. Così come «a rischio» sono adesso tutti i ministri brasiliani che erano soliti riunirsi con lui a cominciare da quello degli Esteri, Ernesto Araujo, che proprio all'Indipendence Day Usa di sabato è stato fotografato con Bolsonaro, abbracciato e senza mascherina. Anche il presidente del Senato, Davi Alcolumbre, lo ha da settimane ma solo Bolsonaro ha continuato a trattare il Covid19 come una «gripezinha», una «piccola influenza» che non avrebbe mai fatto «danni su un fisico da ex atleta» come il suo.
Questo fino a ieri quando, per scaramanzia, il presidente ha cambiato narrativa e messo le mani avanti precisando che «avendo 65 anni», è «nella fascia a rischio». Di certo c'è che oggi i morti da Covid19 in Brasile hanno superato le 66mila unità.
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