Bomba d'acqua, Verona sommersa

Nubifragio, grandine, raffiche di vento e alberi caduti. Colpite anche Padova e Vicenza

Bomba d'acqua, Verona sommersa

Inizia con qualche goccia di pioggia. Poi un temporale. Poi il vento. Sempre più violento, sempre più forte. Un vento che sradica e spazza via tutto quello che incontra. E poi una vera e propria bomba d'acqua. Ancora il Veneto in ginocchio. Ancora il Veneto colpito. Troppo caldo. L'afa. L'umidità. Fenomeni così sempre più frequenti. E ieri pomeriggio nella regione veneta si è abbattuto un violento temporale.

Vento e grandine, che hanno messo a dura prova soprattutto la città di Verona. Acqua per oltre un metro e mezzo. Raffiche di vento fortissime, fiumi di fango e ghiaccio che hanno inondato le strade facendole diventare fiumi e una tempesta di grandine con chicchi dal diametro di cinque sei centimetri. Impressionanti i video e le immagini che subito hanno iniziato a circolare nei vari social. Tra il panico e la paura della gente. Auto in mezzo alla strada distrutte, calcinacci e acqua ovunque. Vetrine dei negozi sfondate per la forte pressione dell'acqua. I vetri non hanno retto all'impatto. Nessuno ha memoria di un livello dell'acqua così alto.

«È stato allucinante - racconta alla stampa locale online Gianfranco Sacchetto, portavoce del comitato Santo Stefano, una delle zone del centro più colpite -. Abbiamo raggiunto e superato il livello della piena dell'Adige degli anni Ottanta dell'800. La conta dei danni, questa volta, sarà ancora più devastante». Oltre centoventi le richieste d'intervento ai vigili del fuoco arrivate alle sale operative, in particolar modo per le province di Verona, Vicenza e Padova.

E lo stesso fenomeno - ormai improvviso e sempre più frequenti - si era verificato sabato a Merano, in Alto Adige. Anche nella giornata di ieri erano previsti violenti temporali di forte intensità, specie a ridosso dei settori alpini. Per il Veneto era prevista allerta gialla, anche per il rischio idraulico e idrogeologico. Anche il pronto soccorso dellospedale di Borgo Trento, una delle zone più colpite, ha avuto disagi come mostrano alcune immagini. In una stanza della struttura le infiltrazioni sono piovute dal soffitto creando uno spesso strato d'acqua sul pavimento.

Ma si temono danni anche

per i vigneti della Valpolicella. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha annunciato che firmerà la dichiarazione dello stato di crisi per la zona più colpita (ossia quella del veronese) e ha chiesto l'intervento del governo.

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