Emma Bonino chiude la porta all'alleanza con il Pd. La leader radicale lo dice ai microfoni di "Circo Massimo", su Radio Capital. "Presenteremo giovedì il simbolo di Più Europa, una lista europeista. Per il resto io comincio ad essere molto infastidita per la continua attribuzione di questa o quella alleanza". E spiega: "Noi abbiamo avuto un unico incontro reso pubblico, con Renzi e una sua delegazione. Non solo non c'è nessun accordo, ma allo stato attuale non c'è nessuna possibilità che la lista Più Europa si presenti". Una denuncia precisa quella che la Bonino fa in merito alle nuove leggi. "Dovremmo raccogliere 900 firme per ogni circoscrizione, e le circoscrizioni saranno una settantina e saranno rese pubbliche a metà dicembre. Da lì avremo un mese per raccogliere 900 firme per ogni circoscrizione dalla Valle d'Aosta a Bagheria, con metà del paese sotto la neve, una parte in vacanza al caldo, una parte a sciare, e la stragrande maggioranza tra panettoni e pandori: è impossibile".
"Nella scorsa legislatura - prosegue la Bonino - fu fatto un decreto per portare le firme a 30mila, ma era più facile perché le circoscrizioni erano soltanto ventisei. Questa legge, così com'è fatta, ci impedisce di pensare a qualunque cosa. Se ho parlato con Gentiloni? Non direttamente, ho mandato una lettera a lui e a Minniti (lettera firmata anche dal presidente di Forza Europa, Benedetto Della Vedova, e Riccardo Magi, segretario di Radicali italiani, ndr): per il momento nessuna risposta".
Quanto ai possibili alleati, la Bonino mette le mani avanti. "Con il Pd siamo lontani sui temi della giustizia, sul tema migratorio". Ma chiarisce: "Non ho preclusioni, ma non ho accordi. Se ne parliamo dopo il voto? Tutti ne parleranno dopo il voto". Possibile un'intesa con il centrodestra? Dopo aver detto di sperare che la posizione di Salvini non sia quella di Berlusconi, soprattutto sull'Europa, ammette che l'alleanza le sembra "preclusa". Ma ammette che "sulla questione giustizia mi sento a disagio anche con il centrosinistra, molto spesso giustizialista". E andare con i 5 Stelle? "Condividendo che cosa? Lasciamo perdere.
Migranti? La nostra posizione è certamente lontana e diversa dall'attuale politica del governo, che mi sembra crudele e costosa, soprattutto per queste migliaia di poveracci che respingiamo, o che muoiono in mare o nei lager libici".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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