Bossi è un caso per il voto su Fi. Ora l'ipotesi è l'"espulsione"

La delusione nello stato maggiore non si può nascondere, e si scarica su un nome importante, il più importante della storia leghista: Umberto Bossi

Bossi è un caso per il voto su Fi. Ora l'ipotesi è l'"espulsione"
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È un day after di tensione in via Bellerio. La Lega, alla fine, è andata meglio che alle Politiche. Aver migliorato il dato del 2022 però, non basta. La delusione nello stato maggiore non si può nascondere, e si scarica su un nome importante, il più importante della storia leghista: Umberto Bossi, il fondatore del movimento che alla vigilia del voto avrebbe fatto sapere - tramite l'ex segretario lombardo Paolo Grimoldi, da tempo in rotta con il segretario Matteo Salvini - di voler votare per Forza Italia, e in particolare per Marco Reguzzoni, varesino, ex capogruppo leghista, oggi candidato da indipendente nelle liste azzurre.

Il caso è aperto, sottolineato dalle parole a caldo di Salvini, ed enfatizzato da una parola che comincia a girare nella sede e nel partito: espulsione. Salvini, già domenica notte, non aveva nascosto una certa irritazione. «Siamo vivi e vivaci - ha detto a caldo - Certo, con alcune stranezze, come l'ex segretario che il giorno del voto dice che vota un altro partito. Diciamo che anche le condizioni interne non sempre sono state comode, però i leghisti ci hanno messo l'anima», ha osservato il vicepremier riferendosi al fondatore.

Innegabile che, anche negli ambienti meno «salviniani», la mossa di Bossi, coome riportata da Grimoldi, sia giudicata avventata. «Mi ha stupito la sua uscita - dice Roberto Castelli, ex leghista della prima ora, già ministro - per me una cosa estemporanea e non meditata, che non ha neanche raggiunto un risultato politico». «Ha messo in imbarazzo Salvini - ha aggiunto - ora per statuto dovrebbe essere automaticamente espulso e questo è un problema» ha concluso.

«Bossi ci ha insegnato la coerenza e la coerenza era ed è votare Lega» ha detto anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, parlando con i cronisti a Venezia, rispondendo a una domanda sul «Senatur». Espellere Bossi dalla «sua» Lega non è una cosa semplice. Ma sarà affrontata negli organi statutari.

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