Una volta a settembre la Lega celebrava il rito dell'ampolla, con l'acqua del Po che, dal Monviso, veniva portata a Venezia e poi versata in Laguna. Archiviata quella fase oggi dei vecchi appuntamenti resta Pontida. La kermesse è stata posticipata di qualche mese: da giugno a settembre. A prendere la parola c'è anche il fondatore del Carroccio, Umberto Bossi, che non ha dimenticato le vecchie parole d'ordine. E dal palco di Pontida torna a pronunciarle per incitare i suoi.
Nel farlo si distanzia dal disegno espansionistico coltivato da Salvini. Tra i due prosegue il grande gelo. "La Lega non potrà mai diventare un partito nazionale, potrà aiutare tutti ma stando nelle sue radici", dice il senatùr intervenendo dal palco. "La parola d'ordine che mette in ginocchio lo Stato - tuona Bossi - è Padania libera".
"La Lega è nata per difendere il Nord oppresso e non per altre cose - va avanti il fondatore del Carroccio -. Sarà sempre pronta ad aiutare chi vuole conquistare la libertà nel proprio Paese, ma è fondamentale che il Nord conquisti la propria liberta". Il fondatore del Carroccio va avanti nel proprio ragionamento: "La Padania raggiungerà la sua libertà. Forse ci mancava qualche martire ma ci sta pensando lo Stato italiano a crearlo. Saluto anche gli amici del Sud che fanno una lotta un pò diversa rispetto a noi - continua Bossi - perché vogliono vedersi riconosciuto quello che lo stato ha promesso negli anni ma non ha mai dato. Non credete a quello che dicono i giornali. Noi non c’è l’abbiamo mai avuta contro la gente del Sud ma contro lo stato centralista e statalista".
"La Lega in questi mesi - prosegue Bossi - ha attraversato un periodo difficile, non sembrava né carne né pesce, sembrava un anfibio. Penso e credo che questa Pontida abbia chiarito ben e le cose su quale deve essere la via", ha aggiunto Bossi. "In questi mesi ho studiato con molta attenzione la Lega, era in un momento di confusione. Ma la Padania vive nella testa e nel cuore della gente". Bossi ha anche sottolineato che l'Europa è pronta a andare il via libera alla macro regione alpina.
"Io sento dire l'Europa, l'Europa. L'Italia ci porta via 100 miliardi di euro mentre la Ue ce ne porta via 2. Capisco bene quello striscione che dice Italia di m..., lo capisco benissimo. Ma chi è il nemico maggiore? Traete voi le conclusioni".
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