È l'ultimo eroe ancora vivente ad avere speso energia, forza fisica e intelligenza nell'inferno del Ground Zero. Si chiama Bretagne ed è un Golden Retriever, il cui mantello dorato comincia a screziarsi di vari peli bianchi. La sua espressione però è sempre quella di un tempo, anzi di «quel» tempo, quando l'11 settembre, assieme alla sua conduttrice Denise Corliss, fu chiamato a scavare tra le macerie arroventate delle Twin Towers. Ha ancora quell'aria velata di malinconia e di bontà infinita che contraddistingue questa razza che, assieme ai più austeri Malinois, agli eterni Pastori Tedeschi, ai possenti Labrador e a tanti altri meticci, costituirono un supporto di valore inestimabile nell'aiutare forze dell'ordine, protezione civile e semplici volontari a salvare vite umane, talvolta rimettendoci la propria.
Bretagne aveva solo due anni di vita l'11 settembre 2001. Pur avendo completato l'addestramento come cane da soccorso presso la task force del Texas, non era mai stato impiegato direttamente sul campo, tra le macerie di un disastro. Il Ground Zero fu la prima esperienza che Bretagne e Denise condivisero in un teatro che, a tutti gli effetti, poteva essere definito di guerra. I due, assieme ad altri 100 cani e relativi conduttori, lavorarono ininterrottamente con turni di 12 ore, seguiti da quattro ore di sonno, per diverse giornate. Oltre a cercare corpi, Denise afferma che l'instancabile Bretagne si avvicinava al personale esausto, quasi a confortarlo. «Spesso - dice Denise - Bretagne guardava negli occhi il pompiere seduto tra le macerie e gli strappava quel sorriso che era l'unico viatico per continuare a lavorare in quell'inferno».
Ora Bretagne ha compiuto 16 anni, che non sono pochi per un Golden Retriever, ed è ancora discretamente in forma. In rappresentanza di tutti gli eroi a quattro zampe che hanno lavorato al Ground Zero e che oggi non ci sono più, è stato invitato assieme a Denise a New York per festeggiare il suo compleanno. E nella suite dell'hotel in cui sono stati ospiti hanno trovato una speciale torta con 16 candeline accese. Ma il momento più commovente è stato quando Bretagne e Denise sono stati accompagnati al Ground Zero dove, durante una breve passeggiata, il cane si è fermato ad annusare l'aria immobile, guardando il cielo, quasi davanti ai suoi occhi si svolgesse l'orribile bobina di quel filmato vissuto 14 anni prima.
Denise ricorda che, sulle prime, l'entità del disastro aveva annientato la sua volontà, ma fu proprio vedendo Bretagne mettersi subito a scavare tra le macerie che prese coraggio e riuscì a vincere il muro della disperazione che l'attanagliava. Ora Bretagne, dopo avere soccorso vite umane in tanti disastri (l'uragano Katrina ad esempio), gode il meritato riposo, ma si diverte ancora a fare pet therapy nelle scuole elementari e strappare sorrisi a bambini chiusi in se stessi.
E allora,
buon compleanno, Bretagne, 100 di questi giorni, nel ricordo di tutti quegli eroi che hanno salvato migliaia di giovani vite che la falce stava tagliando da uno stelo ancora troppo acerbo. E senza pretendere nulla in cambio.
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