Brexit e dogane, controlli sospesi in due porti per minacce

Controlli doganali temporaneamente sospesi in due porti nordirlandesi, Belfast e Larne, per poter tutelare la sicurezza dei lavoratori

Brexit e dogane, controlli sospesi in due porti per minacce

Controlli doganali temporaneamente sospesi in due porti nordirlandesi, Belfast e Larne, per poter tutelare la sicurezza dei lavoratori di fronte «a una crescita di comportamenti sinistri e minacciosi». Rimane alta la tensione attorno al protocollo per il Nord Irlanda, parte degli accordi post Brexit. Fra le circostanze preoccupanti la comparsa di graffiti di minacce nel porto di Larne, dove arrivano i traghetti dalla Scozia.

Il protocollo mantiene l'Irlanda del Nord nello spazio del mercato unico europeo, in modo da evitare controlli alla frontiera con l'Irlanda, stato membro dell'Ue. Ciò comporta però controlli per le merci che provengono via mare dal resto della Gran Bretagna. Nel weekend si è rischiato lo scontro diplomatico fra Bruxelles e Londra, dopo che un documento della commissione Ue ha fatto riferimento alla possibilità di bloccare l'ingresso di vaccini anti covid in Irlanda del Nord, appellandosi a una clausola d'emergenza del protocollo. La commissione ha fatto subito marcia indietro. Ma il pasticcio, sull'onda delle tensioni per la distribuzione del vaccino AstraZeneca, è stato cavalcato da Arlene Foster, la premier del governo nordirlandese, che ha chiesto di stracciare il protocollo.

Leader del partito unionista Dup, Foster è stata sempre contraria all'idea di controlli su quanto arriva dal resto della Gran Bretagna. Oggi a Londra, il sottosegretario di gabinetto Michael Gove ha dichiarato in parlamento che «la fiducia è stata erosa, il danno è stato fatto e servono azioni immediate».

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