In Italia c'è Speranza. E sono in molti a dover ringraziare l'attuale ministro della Salute, che nella sua squadra ha accolto diversi esuli della politica, che dopo aver trovato un loro posto al solo non sono riusciti a mantenerlo. Roberto Speranza è l'uomo delle decisioni più drastiche, dei lockdown duri e della massima cautela in questa epidemia. È lui che spinge Giuseppe Conte a prendere le decisioni più radicali. Ma chi c'è dietro Speranza? Walter Ricciardi. Speranza lo presenta come consulente a titolo gratuito del ministero ma, come sottolinea Il Tempo in edicola, il suo nome non figura negli elenchi ufficiali. Eppure l'Europa ci impone la massima trasparenza nell'amministrazione. Chi fine ha fatto Ricciardi? Se il suo nome latita, di certo non mancano quelli di un altro nutrito gruppo di consulenti a vario titolo che affollano il gruppo di lavoro di Roberto Speranza, che pare sia molto generoso nell'affidare incarichi di consulenza e collaboratori.
Certo, farlo con i soldi non propri non è difficile. È un'obiezione lecita, però il ministro della Salute è riuscito a ottenere anche una lunga fila di consulenti pronti a offrire gratuitamente la loro opera per lo Stato. Certo, non tutti. E infatti ecco nell'elenco dei collaboratori e consulenti di Roberto Speranza ci sono tanti amici del ministro che, finiti a far poco o nulla, sono stati generosamente risucchiati nella macchina ministeriale. Ci sono giornalisti de L'Unità o di Liberazione, che una volta chiusi i loro giornali hanno trovato un posto insieme al compagno Speranza, per il quale ora curano la comunicazione. E questo gruppetto di comunicatori si è ulteriormente ingrossato allo scoppiare della pandemia. Ed stata quella l'occasione per Speranza per garantire al suo stretto collaboratore Massimo Paolucci, ex eurodeputato del Partito Democratico, un posto nella mega struttura commissariale di Domenico Arcuri, che ne ha fatto il suo braccio destro. Ma sono tanti gli esperti del Partito Democratico che sono confluiti nelle squadre di gestione dell'emergenza. Per esempio Nerina Dirindin, ex senatrice e ora esperta di politica sanitaria, anche se a titolo gratuito.
Se i virologi latitano, spuntano i professionisti della politica come Armando Francesco Cirillo, che da essere uno dei giovani rampanti del Pd con vari incarichi di collaborazione è passato a essere consulente del ministro "per l'analisi dei dati e le attività di supporto a iniziative" per 36mila euro.
Carlo Roccio consiglia Speranza sui temi biotecnologici: è tornato al suo lavoro dopo essersi candidato nel 2014 alle europee. Sempre a 36mila euro lordi annui, c'è anche Alfredo D'Attorre, che ricopre il ruolo di consigliere etico. E cosa voglia dire, non lo sa nessuno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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