"Caccia agli infiltrati". I 5S temono l'autogol alle parlamentarie

I vertici pentastellati cercano eventuali "infiltrati" vicini a Di Maio tra i nomi intenzionati a entrare in lista. E in rete spuntano anche autocandidature trash. "Non sappiamo chi siano, è una lotteria..."

"Caccia agli infiltrati". I 5S temono l'autogol alle parlamentarie

Profili social e bacheche vengono passati al setaccio. La lente di ingrandimento scandaglia anche le fotografie, i commenti, i like. Tutto. Obiettivo: smascherare gli "infiltrati". A pochi giorni dall'avvio delle parlamentarie grilline per la scelta dei candidati M5s alle elezioni, nel mondo pentastellato sarebbe partita la caccia ai possibili dissidenti anti-Conte. Secondo quanto riferiscono fonti vicine al partito, i vertici e i referenti regionali del Movimento starebbero già analizzando le quasi duemila autocandidature pervenute per evitare poi il rischio di "brutte sorprese". Il timore, infatti, è che tra gli aspiranti politici a cinque stelle ci possano essere simpatizzanti di Luigi Di Maio camuffati da grillini duri e puri.

"Stiamo scandagliando Google, bacheche Facebook...", ha rivelato all'Adnkronos una fonte parlamentare che sta seguendo da vicino il dossier candidature. L'idea di fondo sembra, insomma, quella di "sgamare" in anticipo le voci critiche nei confronti della linea politica del Movimento. Ma come: i grillini non erano quelli della democrazia diretta, senza intermediazioni di partito? Non erano quelli dell'uno vale uno? Con ogni probabilità, le parlamentarie vere e proprie scatteranno il 16 agosto e dunque non ci sarà tempo da perdere, visto che le liste vanno composte e ufficializzate entro il giorno 22.

Con la fretta, tuttavia, il rischio di aprire le liste a dei "cavalli di Troia" è particolarmente alto e i vertici pentastellati avrebbero così escogitato il modo per evitare (o limitare) le fregature. "È chiaro che in questo momento sono particolarmente 'attenzionati' eventuali post contro il presidente Giuseppe Conte, oppure foto con leader di altri partiti postate sui social", riferisce la medesima fonte parlamentare in riferimento alla supervisione delle candidature spontanee. Tra i profili considerati a rischio ci sarebbero quelli di persone riconducibili alla galassia di Luigi Di Maio e dei fuoriusciti dal Movimento per confluire in "Impegno Civico".

Ma i livelli di scrematura sono molteplici e riguardano anche le esperienze pregresse dei possibili candidati. Al riguardo, per il momento, il quadro non sembra essere troppo incoraggiante. "In molti casi ci troviamo di fronte a perfetti sconosciuti che non hanno mai frequentato la comunità Cinque Stelle. Non sappiamo chi siano, è una 'lotteria'. Ovviamente i social o le fonti aperte sul web possono rivelarsi strumenti essenziali per capire con chi abbiamo a che fare", ha afferma un altro parlamentare grillino consultato dall'Adnkronos e impegnato nella valutazione delle candidature.

Per avere un'idea del livello non sempre professionale di certi profili basta fare un giro proprio sui social, dove le autocandidature grilline iniziano a moltiplicarsi con l'hashtag #parlamentarie. Tra i video degli aspiranti parlamentari 5s ci sono anche presentazioni imbarazzanti. C'è chi si collega dalla propria cameretta, chi dall'ufficio, dalla macchina o addirittura dalla spiaggia per annunciare ai propri contatti di voler competere per entrare nelle liste di Conte. In alcuni casi si arriva persino al trash.

In un video di presentazione, un simpatizzante afferma: "Dobbiamo impegnarci concretamente per dare a tutti giovani e ai nostri figli un mondo migliore. E per loro, in segno d'affetto e simpatia, ho messo il breve video allegato". E l'edificante filmato, dedicato alla figlioletta, è la canzone napoletana "Reginella".

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