"Grillini e leghisti hanno fallito, mi pare evidente. Dove pensavano di andare?". Così il presidente di Rcs Urbano Cairo ha commentato la fine dell'esecutivo gialloverde. "Non sono neppure deluso - ha spiegato in un'intervista al Foglio - perché solo chi coltiva aspettative può esprimere delusione: io non ne avevo. Quel 'contratto di governo' era totalmente irrealistico, Salvini e Di Maio avevano agende inconciliabili".
"Come fai a tenere insieme flat tax, quota 100 e reddito di cittadinanza? Come si possono giustapporre politiche monetariste e keynesiane? Non si può promettere tutto e il contrario di tutto. Se annunci cose mirabolanti, la gente ti vota perché ha bisogno di una speranza, dal 2008 a oggi la condizione della classe media è obiettivamente peggiorata", ha continuato Cairo. Così il presidente di Rcs si è scagliato contro M5S e Lega, colpevoli di "aver fatto perdere 15 mesi, nel frattempo l'economia è entrata in stagnazione, e pure in politica estera non abbiamo fatto un figurone".
Parole dure poi nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini. "Sa agitare le piazze, fomenta le folle da politico esperto qual è, ma governare è tutta un'altra storia", ha sottolineato il numero uno di Rcs. "Facendo la voce grossa in Europa, che cos'ha ottenuto? Questo mostrare i muscoli così smaccato ha forse dato qualche frutto? È servito soltanto alla Lega che ha raddoppiato i consensi nel giro di un anno".
Ma Cairo non ha risparmiato critiche neanche nei confronti dei pentastellati. "Il M5S ha promosso in ruoli istituzionali gente senza esperienza, che non ha mai studiato, che non ha mai fatto la gavetta. La giovane età va bene ma da sola non basta.
La competenza è fondamentale, soprattutto di fronte ai problemi complessi in una società complessa", ha concluso il presidente di Rcs spiegando che "al momento l'idea di entrare in politica non mi sfiora".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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