Il voto calabrese di oggi come ultimo atto di un centrodestra da rifondare. Alfano e Berlusconi fanno già i conti con il dopo elezioni regionali. Oggi, intanto, i due candidati sfidano il Pd: il senatore Nico D'Ascola per Ncd e Udc e l'ex presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro per Forza Italia, Casa delle Libertà e Fratelli d'Italia-An. La partita non è facile, nonostante il previsto largo astensionismo e nonostante il comizio di Renzi a Cosenza sia stato condito da qualche fischio. Si scommette sulla sorpresa. Per ora l'unica cosa che accomuna Alfano e Berlusconi pare essere proprio il premier. Da una parte c'è Ncd, al suo fianco nell'esecutivo; dall'altra c'è Forza Italia, con il patto del Nazareno.
Quello calabrese è più di un test. È una porta scorrevole. Le percentuali indicheranno il cammino futuro del partito di Alfano. L'idea è che in primavera, quando ci saranno le regionali «vere», scenari e partita saranno diversi. Il ritorno a casa madre è indispensabile. Tutti uniti. Nel frattempo Alfano deve fronteggiare una disputa interna tra i senatori Caridi e Quagliariello, causata dalle dichiarazioni poche lusinghiere di quest'ultimo («persona che si contraddice») sul presidente uscente Scopelliti. Caridi parla di «dichiarazioni irrispettose anche rispetto alla storia di Ncd».
Torniamo ad Alfano. Angelino pronostica il superamento del quorum (fissato all'8%) per il loro candidato calabrese. «Siamo ottimisti per il risultato che possiamo ottenere col nostro candidato. D'ora in avanti auspico la nascita del seme di un nuovo, forte, unito, coeso centrodestra». Tanti i rimpianti per la mancata coalizione. «Lunedì - aggiunge - ci accorgeremo che se avessimo annunciato insieme una coalizione unita avremmo ottenuto l'effetto calamita. Forza Italia ha scelto di sacrificare Wanda Ferro».
Silvio Berlusconi invece di parlare di divisioni preferisce puntare sulla sua candidata: «Ho scelto personalmente Wanda Ferro, la conosco da vent'anni e la considero una persona straordinariamente positiva e capace. Oltretutto ha una conoscenza perfetta della macchina burocratica e ha dimostrato come presidente della provincia di Catanzaro di essere attiva e brava. Credo che non avremmo potuto trovare una candidatura più positiva per il governo della Regione.
Dall'altra parte c'è tutto il contrario, una moltitudine di partiti già frastagliati e divisissimi: non so come se la potrebbero mai cavare perché litigano sempre come cani e gatti, e hanno un candidato che non regge il confronto con Wanda».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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