La 'legge Saman' incassa il suo primo sì alla Camera con 385 voti favorevoli, nessun voto contrario e le 31 astensioni dei deputati di FdI.
La proposta di legge riguarda il "rilascio del permesso di soggiorno alle vittime del reato di costrizione o induzione al matrimonio" ed è stata ribatezzata "legge Saman" perché è stata presentata nel luglio dello scorso anno, dopo la scomparsa della diciottenne di origini pakistane di cui proprio ieri, probabilmente, sono stati ritrovati i resti. Saman Abbas, infatti, era scomparsa il primo maggio da Novellara, paesino in provincia di Reggio Emilia dove viveva con la famiglia e sarebbe stata uccisa dai parenti perché si era opposta alla celebrazione di un matrimonio combinato con suo cugino più grande di lei di dieci anni.
La proposta di legge, che vede come prima firmataria la deputata grillina Stefania Ascari, punta a a includere il reato di matrimonio forzato (già previsto dalla legge sul Codice Rosso) nell'elenco dei reati che prevedono il rilascio del permesso di soggiorno per le vittime di violenza domestica, già disciplinato dall'articolo 18-bis del testo unico immigrazione. Nella relazione introduttiva, Ascari spiega la ncessità di colmare una lacuna:"Saman non ha potuto avere i documenti necessari ed è stata costretta a tornare a casa per recuperarli". La ragazza, infatti, aveva denunciato i genitori dopo essersi rifiutata di contrarre un matrimonio forzato ed era, quindi, stata accolta in una casa rifugio, ma i suoi documenti erano rimasti nella casa paterna. "Non avere i documenti è un doppio colpo per queste donne: da una parte si sentono abbandonate dallo Stato in cui vivono e dall'altra hanno il timore di essere rimandate nel loro Paese, ritrovandosi così sottomesse e senza via di fuga", spiega la promotrice del provvedimento che ora passa al vaglio del Senato. Il deputato di Forza Italia, Carlo Sarro, intervenendo a Montecitorio, ha rivendicato con orgoglio il voto favorevole degli azzurri e ha aggiunto: "Il campo in cui insiste questa norma è contraddistinto da una condizione di omertà e particolare vulnerabilità della vittima. Queste vicende, infatti, si consumano all'interno di famiglie trapiantate nel nostro Paese, dove c'è una tendenza alla chiusura".
Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, ha lodato il lavoro della commissione e ha ribadito l'importanza di approvare questa legge: "Come testimoniano i dati del Viminale, dall'entrata in vigore del codice rosso i reati connessi al fenomeno dei matrimoni forzati sono in aumento. L'85% delle vittime è una donna e quasi due vittime su tre sono straniere, con una forte incidenza di donne pakistane".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.