Cantano "Bella Ciao" al comizio di Salvini: identificate due avvocatesse

Proteste dell'Anpi: "Il dissenso è legittimo". Le due avvocatesse che contestavano Salvini si sono sentite rispondere che si trattava di controlli a campione

Cantano "Bella Ciao" al comizio di Salvini: identificate due avvocatesse

Due donne sarde sono state fermate e identificate per aver intonato la canzone partigiana "Bella Ciao" durante un comizio del ministro dell'Interno Matteo Salvini nella località sarda di Tortolì, in provincia di Nuoro.

A denunciarlo l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, che per bocca del portavoce regionale Marco Sini fornisce una propria versione dei fatti: pochi giorni fa il vicepresidente del Consiglio si è fermato nella località costiera per un appuntamento elettorale, quando i due avvocati Marcella Lepori e Katia Cerulli hanno iniziato a cantare il motivo divenuto celebre durante la Resistenza. Un gesto che evidentemente suonava come una plateale contestazione dell'operato del titolare del Viminale.

Immediatamente, secondo quanto ricostruisce l'Anpi, le due donne sono state fermate da alcuni agenti di polizia in borghese presenti sul posto. Quindi sono state anche identificate. Quando le due avvocatesse hanno domandato spiegazioni ai poliziotti che le avevano interpellate si sono sentite rispondere che si trattava di controlli a campione.

Una circostanza che l'Anpi definisce senza mezzi termini un "fatto grave", che suscita "sdegno e riprovazione" anche

perché le due donne avrebbero manifestato il proprio dissenso mantenendosi a debita distanza dal palco da cui stava parlando Salvini.

Sembra che le due donne siano intenzionate a chiedere l'intervento del Garante della Privacy.

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