La canzone dei Beatles didascalia del dramma

Riccardo ha detto di aver ascoltato molto "The Long and Winding Road"

La canzone dei Beatles didascalia del dramma
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The Long and winding road segnò l'epilogo dei Beatles. La musica originale composta da Paul McCartney al piano, accompagnata da una leggera batteria, nel 1968, fu modificata, all'insaputa dell'autore, dall'arrangiamento dell'americano Phil Spector, ingaggiato da John Lennon. La versione di Macca non prevedeva l'uso di diciotto violini, quattro viole, quattro violoncelli, un'arpa, tre trombe, tre tromboni, due chitarre e quattordici voci femminili, lo stravolgimento fece infuriare Paul che scrisse una lettera di protesta ad Allen Klein, il rozzo produttore, già dei Rolling Stones, subentrato dopo la morte di Brian Epstein. Nella lettera, indirizzata anche a Spector e John Eastman, sir McCartney intimò di non permettersi più di toccare una delle sue composizioni, di diminuire il volume degli archi e dei fiati e di tutti i suoni aggiunti, aumentando invece voci e strumenti della band. Il libro di Ian McDonald, Revolution In The Head-The Beatles Records and The Sixties,tradotto da Franco Zanetti, analizza tutte le canzoni dei Beatles nell'arco 1962-1970 e su The Long and winding road, canzone numero 210 della produzione del quartetto di Liverpool, registrata il 31 gennaio del 1969, il giorno dopo l'ultima esibizione dei Fab Four sulla terrazza di Abbey Road e definitivamente l'1 aprile del 1970, riporta le parole di Macca: «È una canzone triste, perché parla di ciò che non puoi raggiungere, la porta alla quale non riuscirai mai ad arrivare. Una via di cui non giungerai mai alla fine». L'ossessione di Riccardo, dunque, si ritroverebbe nel testo e nella musica, un oscuro percorso sentimentale ed esistenziale, affettivo e intimo, però rimasto sconosciuto o trascurato da chi gli era vicino, la sua famiglia, per finire in una clandestina, malinconica solitudine accentuata dall'indifferenza travestita da amore.

Mezzo secolo dopo, la lunga e tortuosa strada di Riccardo, è precipitata nel burrone della morte. Un altro brano dei Beatles intitolato The End, scritto sempre da McCartney, si conclude così: «e alla fine l'amore che ricevi è uguale all'amore che dai». La didascalia di una tragedia.

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