Carmela, i viaggi in ospedale e le rose gialle per Francesco. "Che emozione, mi ha vista"

Dal balcone, Bergoglio benedice la folla e si rivolge a lei: "Grazie dei suoi fiori"

Carmela, i viaggi in ospedale e le rose gialle per Francesco. "Che emozione, mi ha vista"
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Dopo trentotto giorni di ricovero Papa Francesco esce dal Policlinico Gemelli e ringrazia una donna. Tecnicamente non era ancora neppure uscito, si era affacciato dal balcone per mostrarsi alla folla impaziente radunata davanti all'ospedale. Un fiume di gente che era poi solo un assaggio di quanti erano sintonizzati, in tutto il mondo, su quell'istante. Seduto sulla sedia a rotelle, le mani sventolate a saluto e persino i pollici alzati nella più moderna delle rassicurazioni, a dire «va tutto bene». Un microfono avvicinato da un addetto del Vaticano e poi quelle poche parole prima del colpo di tosse che ha convinto gli incaricati alle sue spalle a farlo rientrare per scendere e lasciare, finalmente, il nosocomio per il ritorno a Santa Marta.

Ma da quel balcone ha benedetto i fedeli e ha detto: «Ringrazio tutti, saluto questa signora che vedo qui con i fiori gialli. È brava!»... Lei stava proprio lì sotto, capelli grigi, golf e sciarpa lilla, giubbotto verde e quel mazzo di rose «gelosia» sventolate a tutta forza. Si chiama Carmela Mancuso, ha 78 anni, è calabrese ma vive a Roma da sei anni. Da quando Francesco è stato ricoverato per la polmonite bilaterale, Carmela è partita «almeno dieci-dodici volte» dalla sua casa in zona Monteverde per prendere il treno fino alla fermata Gemelli. «Ho avuto questa gioia di portare i fiori al Santo Padre». E ieri la gioia è stata incommensurabilmente, inaspettatamente ripagata. Aveva le lacrime agli occhi e si reggeva in piedi a fatica dopo quelle parole partite dal Santo Padre e rivolte proprio a lei, davanti al mondo. Non era la prima volta che il Papa le si rivolgeva direttamente, ma mai come ieri. «A ogni udienza vedevo l'espressione della sua gioia quando gli portavo i fiori» ha spiegato la signora Mancuso, raccontando di come spesso lei consegnava un mazzo di rose con un bigliettino a Francesco in occasione delle udienze, chiedendo la benedizione per se stessa, i suoi cari e per tutti i bambini ricoverati negli ospedali. «La prima volta che gliel'ho regalati gli ho detto che questi fiori erano per lui da parte dei bambini e degli anziani. Per me? mi ha risposto. Sì per lei Santo padre! E dalle prime volte ho visto la sua gioia». E proprio ieri Carmela non poteva mancare. «Oggi (ieri, ndr) mi sono quindi chiesta quale cosa migliore potessi offrirgli». Ha consegnato i fiori a un gendarme e sono arrivati al Santo Padre che poi li ha portati a Santa Maria Maggiore e li ha dati al cardinale Makrickas per farli posare ai piedi dell'icona della Salus Populi Romani.

La prima volta che Carmela ha usato i fiori come preghiera e terapia, è stata sempre in un ospedale, il nosocomio pediatrico Bambino Gesù. Quella volta era in apprensione per una bimba di tre mesi che aveva subito un delicato intervento.

Andò tutto bene allora ed è andato tutto bene ieri, con il Papa dimesso che l'ha individuata tra la folla e le ha parlato. Si è rivolto proprio a lei. «Che emozione! Sono capitata in prima fila e... Mi ha visto. Non ci credo».

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