"Forse è il caso che vada in Australia, tornando ad occuparmi degli albatros…", Carola Rackete è in vena di scherzare, dopo la sua liberazione decisa dal gip di Agrigento Alessandra Vella.
Il procuratore, infatti, ha scagionato l'attivista tedesca, non convalidando il suo arresto e non disponendo nei confronti della 31enne alcuna misura cautelare, nonostante la Procura, per bocca del procuratore capo Luigi Patronaggio, avesse chiesto la convalida del provvedimento e il divieto di soggiorno in provincia di Agrigento. Insomma, la Capitana è libera, perché con la Sea Watch 3 "ha agito per salvare vite umane e, in questo caso, il Decreto Sicurezza Bis non è applicabile".
E lei, ora, fa a splendida.
Giorgia Linardi, portavoce della Ong ha raccontato - nel corso della conferenza stampa alla Stampa Estera – di aver parlato e scherzato con la Rackete in seguito al suo ritorno in libertà: "Parlando con Carola, mi ha detto: 'Forse è il caso che io migri in Australia, tornando a occuparmi degli albatros…"'.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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