Cauda: "Ma il vaccino non è a rischio"

Lo scienziato del Gemelli: "Mutazioni in questi virus non insolite"

Cauda: "Ma il vaccino non è a rischio"

Sembra più contagiosa, ma non è maggiormente letale. Si diffonde però molto velocemente e per questo la variante del virus Sars-CoV-2 responsabile del Covid - scoperta in Gran Bretagna mette in allarme il mondo intero. Gli esperti inglesi per il momento dicono che il nuovo ceppo contiene 23 differenze «di codice» rispetto alla sequenza standard e che può circolare più velocemente del 70 per cento. Ma l'invito è non cedere al panico perché la sua comparsa non mette in discussione i vaccini. «Non è la prima volta che viene individuata una variante rispetto al virus di Wuhan chiarisce Roberto Cauda, direttore Malattie infettive del policlinico Gemelli di Roma -. Ceppi differenti sono stati trovati in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. Proprio nel nostro Paese recentemente è stata descritta una nuova variante dal gruppo guidato da Massimo Ciccozzi, dell'università Campus Biomedico di Roma, in uno studio collaborativo al quale ho partecipato anche io. La ricerca ha individuato una mutazione del virus che si è dimostrata più contagiosa, ma non più letale. La stessa è stata confermata anche in Spagna e negli Stati Uniti».

La variante britannica non è quindi la prima, per questo gli esperti aspettano pubblicazioni scientifiche ufficiali. «Questa scoperta va tenuta in assoluta considerazione, ma è troppo presto per arrivare a delle conclusioni prosegue Cauda -. Come è già stato detto più volte, questo virus muta ma non cambia. Questo vuol dire che esistono mutazioni che però non incidono sull'atteggiamento del Sars-CoV-2, né in senso peggiorativo né in senso migliorativo. Può determinarsi un aumento della contagiosità, ma almeno al momento non è stata mai individuata una maggiore letalità».

Ecco perché questa scoperta, almeno per il momento, non mette in discussione la validità dei vaccini. Tanto che la campagna di somministrazione, già avviata nel Regno Unito, non è destinata a fermarsi. «L'efficacia del vaccino non è in discussione conferma l'esperto -. Naturalmente per capire fino in fondo questa mutazione occorrerà approfondire pubblicazioni scientifiche che aspettiamo in tempi brevi. Per il momento possiamo limitarci a commentare gli annunci, che comunque vanno tenuti in assoluta considerazione». L'unica certezza è che questa mutazione non aumenta il tasso di mortalità. «Questa variante sembra simile a quella scoperta da noi in Italia spiega Cauda -. La sua individuazione ci deve però insegnare una cosa: in questo momento c'è una giusta corsa al vaccino, ad arrivare primi, ma non potremo essere al sicuro se una parte del mondo rimarrà scoperta. Perché lì il virus continuerà a circolare, e quindi a mutare. Questo alla lunga potrebbe inficiare la validità dei vaccini».

Proprio su questo fronte è già stato

lanciato l'allarme. «Un osservatorio internazionale indipendente ha calcolato che nei Paesi meno sviluppati solo il dieci per cento della popolazione avrà accesso al vaccino conclude Cauda -. Questo mette in pericolo tutti».

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