"Il Cavaliere ci manca ma l'alleanza è solida. Il governo non rischia"

Il capogruppo Fdi: "Meloni non è sua erede però Silvio ce l'ha insegnato: uniti si vince"

"Il Cavaliere ci manca ma l'alleanza è solida. Il governo non rischia"
00:00 00:00

Onorevole Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, ora la maggioranza è impegnata a fare quadrato intorno a Forza Italia?

«Una coalizione come la nostra ha il vantaggio di avere in comune valori, idee e soluzioni su come governare. Poi la pluralità di offerta è un vantaggio per allargare, al limite, la maggioranza stessa».

Esiste il timore che una gamba della coalizione possa azzopparsi e far cadere il governo?

«Gli scenari letti sui giornali sono soltanto dietrologia. Forza Italia, pur avendo sempre avuto Berlusconi come perno, ha realizzato un percorso autonomo. Non vedo questo pericolo. Semmai cambia il modo di prendere decisioni. Se prima interveniva il presidente a mettere un sigillo su un tema ora i vertici sono chiamati a confronti più frequenti e decisioni collegiali».

Quindi questa non è l'ultima pagina di Forza Italia.

«Assolutamente no. Sono convinto che il partito reggerà l'urto di questa perdita terribile e andrà avanti proprio per continuare le sue battaglie».

Chi sarà ora l'interlocutore privilegiato all'interno di Forza Italia?

«Ho sempre interloquito con i capigruppo azzurri, prima Cattaneo e ora Barelli, nel massimo spirito collaborativo. Non ci sono mai stati momenti di tensione semmai di confronto su un emendamento o una risoluzione. Cose che fanno parte della fisiologia della politica».

Berlusconi è stato colui che, con la sua discesa in campo, ha determinato la creazione del bipolarismo. È singolare che la prima prova elettorale senza di lui sarà il voto europeo che è proporzionale puro.

«Le europee hanno un loro percorso che c'era anche ai tempi del bipolarismo con Berlusconi. L'Europa fa storia a sé. Semmai l'augurio è di poter portare alle Europee del 2024 il centrodestra alla guida della Commissione europea».

Era uno degli ultimi obiettivi tracciati da Berlusconi poche settimane fa, tra l'altro.

«La sua era un'ambizione giustamente riposta. Se si vuole cambiare colore all'Europa bisogna dare una connotazione di centrodestra all'Europa stessa».

Alcuni giornali parlano della Meloni come naturale erede di Berlusconi.

«Che Giorgia Meloni sia un punto di riferimento per gli elettori del centrodestra lo hanno detto proprio gli elettori alle ultime politiche. Più che di eredi serve però parlare di insegnamenti. E la prima cosa che ci ha insegnato Berlusconi è che il centrodestra unito vince e governa».

Nessun dubbio sulla tenuta della coalizione?

«Ha retto bene o male trent'anni. Soprattutto quando è stata al governo si è dimostrata propositiva e determinata a realizzare il suo programma».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica