Cei: "I partiti hanno il dovere di governare, si trovi una maggioranza"

Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, cita una frase che De Gasperi pronunciò nel 1953: "Si governi, fino a dove si può, con la pazienza ostinata e sagace del contadino, nell’interesse del bene comune e dei territori"

Cei: "I partiti hanno il dovere di governare, si trovi una maggioranza"

Tra un paio di giorni si insediano le Camere e inizierà ufficialmente la nuova legislatura. Il problema, risolto il nodo delle presidenze dei due rami del Parlamento, è il governo. Sulle sorti del nuovo esecutivo fa sentire la propria voce la Conferenza episcopale italiana. "Il 4 marzo gli italiani hanno votato. I partiti non hanno solo il diritto, ma anche il dovere di governare e orientare la società", dice il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, a conclusione della sessione primaverile del consiglio episcopale permanente. "Il Parlamento - prosegue il porporato - deve esprimere una maggioranza che interpreti non solo le ambizioni delle forze politiche, ma i bisogni fondamentali della gente, a partire da chi è in difficoltà".

"Davanti allo scenario che si è aperto nelle elezioni - osserva Bassetti - vorrei dare voce a quanto ci siamo detti in questi giorni. Non ci sono facili soluzioni con cui uscire dalla notte invernale. E la via non può risolversi nella scorciatoia di promesse di beni materiali da assicurare a tutti, né alla ricerca, di volta in volta del singolo problema".

Bassetti si sofferma poi sul distacco tra politici e cittadini. "C'è inverno nella disaffezione profonda e diffusa che investe l'inadeguatezza della politica tradizionale, rispetto alla quale ha avuto buon gioco una nuova forma di protagonismo e di consenso dal basso, attivo e diffuso, anche se non è ancora prova di autentica partecipazione democratica".

L’indicazione di Bassetti ai politici è questa: "Si governi, fino a dove si può, con la pazienza ostinata e sagace del contadino, nell’interesse del bene comune e dei territori". Con questa frase cita le parole pronunciate da Alcide De Gasperi un anno prima di morire, chiudendo la campagna elettorale, il 5 giugno 1953 a Roma: "In questa dura campagna troppi predicarono l’odio, l’odio della demolizione e della vendetta. Ma il popolo italiano ha bisogno di fraternità e di amore. Tutti ne abbiamo bisogno, i milioni di poveri che reclamano un’opera di redenzione sociale; i milioni del ceto medio che mantengono a fatica, nelle accresciute esigenze, il decoro della vita; i milioni di giovani contesi e straziati da opposte fazioni.

Ci vuole più amore, più fraternità". Bassetti ha poi ribadito: "C’è una società da pacificare. C’è una speranza da ricostruire. C’è un Paese da ricucire. Chi è disponibile a misurarsi su questi orizzonti ci troverà a camminare al suo fianco".

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