!["La cena era contaminata". Tre anziani morti nella Rsa](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2024/10/08/1728374339-man-8060589-1280.jpg?_=1728374339)
I primi malori domenica sera, subito dopo cena. Uno dopo l'altro gli ospiti di una Rsa di Firenze hanno cominciato a lamentare i sintomi di un'intossicazione alimentare, lo stesso in altre tre strutture che hanno in comune lo stesso centro di cottura. Con il passare delle ore la situazione si è aggravata e tre anziani sono morti, l'ultimo ieri mattina, per una grave sindrome gastrointestinale. In totale sono 114 i casi di gastroenterite (diarrea e vomito) su 173 ospiti.
Un focolaio sul quale la Asl Toscana Centro ha aperto un'indagine epidemiologica. Quattro in particolare gli alimenti sotto accusa: passato di carote, verdure, coniglio e patate e pizza. È forse mangiando questi cibi, dall'11 febbraio sottoposti ad analisi microbiologiche, che gli ospiti delle strutture sanitarie gestite dalla società friulana Sereni Orizzonti si sono sentiti male. Il caso è partito domenica a Villa Desiderio di Settignano, sulle colline intorno a Firenze, dove due persone che avevano appena finito di mangiare i pasti della mensa si sono sentite male e sono state portate di corsa in ospedale. Un uomo di 88 anni e una donna di 89 anni sono poi deceduti al Santa Maria Nuova, ieri è morta un'altra persona all'ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri. Altri cinque anziani sono ricoverati, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Un centinaio gli ospiti che hanno accusato disturbi dopo il pasto dell'altro giorno, senza però avere avuto bisogno di cure particolari.
Le altre case di riposo coinvolte sono l'Arcolaio, nel centro di Firenze, Villa San Biagio a Dicomano e la Rsa Monsavano di Pelago, dove vengono confezionati i pasti destinati a tutte le altre strutture. Sarebbero state riscontrate alcune criticità e per questo la cucina è stata momentaneamente chiusa per accertamenti. Il sospetto è che un lotto di pasti, confezionato lì e poi distribuito nelle residenze della stessa proprietà, abbia provocato l'intossicazione alimentare. Le indagini - coordinate dalla Procura di Firenze, che ha aperto un fascicolo e disposto l'autopsia sulle vittime - sono condotte dai carabinieri del Nas. In campo anche l'ufficio igiene dell'Asl Toscana Centro per risalire ad eventuali errori commessi nella catena di produzione dei pasti, anche effettuando verifiche su campioni di cibo. Gli investigatori hanno acquisito materiali e documenti. Data l'impossibilità di sentire i pazienti riguardo agli alimenti consumati, hanno raccolto le testimonianze del personale infermieristico. Ieri si era diffusa la notizia della morte di un quarto anziano, ospite di una delle strutture coinvolte nella vicenda, ma il decesso non sarebbe riferibile all'intossicazione alimentare.
L'azienda friulana che gestisce le Rsa toscane ha fatto sapere di avere chiuso per precauzione il centro di cottura della casa di riposo di Montesavano «perché la sicurezza dei nostri ospiti è la nostra priorità». Il Comune di Firenze ha fatto sapere che sta seguendo con grande attenzione la vicenda: «Siamo vicini alle famiglie colpite.
Un episodio grave su cui attendiamo l'esito degli accertamenti dell'Azienda Usl Toscana Centro che sappiamo essere già in corso e che confidiamo possano portare in tempi rapidi a dei chiarimenti. Data la vulnerabilità delle persone coinvolte è estremamente importante che ci sia sempre un'attenzione molto alta nei loro confronti», ha detto l'assessore al Welfare, Nicola Paulesu.
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