La Russia continua a evocare la minaccia nucleare in quella che il numero uno del Pentagono, Lloyd Austin, definisce una «retorica pericolosa e inutile», una guerra «che nessuno vuole e nessuno può vincere». Però Mosca non si limita alle minacce, ma continua a insidiare obiettivi nucleari. Ieri mattina, come riferisce il servizio stampa di Energoatom, l'operatore nucleare statale di Kiev, due missili da crociera lanciati dall'esercito russo hanno volato a bassa quota sopra la centrale nucleare di Zaporizhzhia a Energodar, nell'Ucraina sud-orientale, la più grande d'Europa e la quinta più grande del mondo. «Il sorvolo di missili a bassa quota proprio sopra il sito della centrale, dove si trovano sette impianti nucleari, comporta rischi enormi. I missili possono colpire uno o più impianti nucleari, è una minaccia di catastrofe nucleare e radioattiva per tutto il mondo», ricorda il ceo di Energoatom Petro Kotin. Nelle stesse ore due missili guidati sono finiti sulla vicina città di Zaporizhzhia. Lo rivela l'amministrazione militare regionale, secondo cui una persona è morta e un'altra è rimasta ferita, mentre un'azienda «è stata danneggiata e distrutta».
E nel 36° anniversario del disastro di Chernobyl, l'agenzia internazionale per l'energia atomica ha registrato ieri un livello di radiazioni «anormale» della centrale nel Nord dell'Ucraina. «Ci sono stati dei momenti in cui i livelli sono saliti a causa dei movimenti di equipaggiamenti pesanti delle forze russe quando hanno occupato la centrale e quando si sono ritirate», ha spiegato il capo dell'agenzia Rafael Grossi ai giornalisti secondo quanto riferisce l'agenzia France Presse. Poche ore dopo Grossi ha rassicurato sul fatto che il livello di radiazioni dalla centrale è tornato a livelli «normali».
Su Chernobyl si è espresso anche l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue Josep Borrell: «Nel 1986 - scrive su Twitter - abbiamo visto a Chernobyl uno dei più orribili incidenti nucleari della storia. Oggi l'aggressione della Russia in Ucraina mette in pericolo la sicurezza nucleare. Chiediamo a Mosca di restituire il controllo della centrale di Zaporizhzhia e di astenersi da qualsiasi azione contro gli impianti nucleari».
Un ricordo anche da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Nella tragedia persero la vita di decine di migliaia di persone e ha fatto capire al mondo il pericolo di una gestione negligente dell'atomo pacifico. Purtroppo non tutti se ne sono accorti. Ora le azioni della Russia alle centrali nucleari dell'Ucraina minacciano l'umanità con una nuova catastrofe».
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