Il centrodestra ha trovato la quadra e si prepara così al meglio in vista dell’impegno elettorale settembrino. Già, perché dopo l’estate gli italiani saranno chiamati alle urne per le elezioni regionali, accorpate in un unico Election Day alle amministrative e al referendum sul taglio dei parlamentari.
Nei giorni scorsi, infatti, con il controverso Dl Elezioni la maggioranza è riuscita – seppur pasticciando non poco – nell’intento di organizzare in un’unica tornata le prossime elezioni.
Dicevamo della quadra. Già, perché il centrodestra a tre punte – Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia – è riuscito a mettersi d’accordo e dopo settimane di trattative tra le tre forze politiche è arrivato il risultato. Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni hanno infatti deciso che in Campania, dove c’è da battere il dem Vincenzo De Luca, correrà l’azzurro Stefano Caldoro.
In Puglia il governatore uscente Michele Emiliano (Partito Democratico) se la dovrà vedere con Raffaele Fitto, uomo di FdI. Peraltro, in Puglia, il Pd - e con esso lo stesso premier Conte - dovrà fare i conti con lo sgambetto di Italia Viva e di Azione, che hanno scelto di candidare Ivan Scalfarotto.
Quindi, Campania, Puglia e anche Marche, dove la scelta dei tre leader dello schieramento è caduta sul centrista Francesco Acquaroli, mentre nella rossa Toscana proverà a fare il colpaccio Susanna Ceccardi, del Carroccio. Ovviamente, in Veneto e Liguria confermatissimi Luca Zaia e Giovanni Toti.
Va da sè che un'eventuale debacle delle forze di governo alle prossime elezioni locali avrebbe effetti devastanti sull'equilibrio già precario di questo esecutivo. Il centrodestra lo sa e si prepara alla spallata.
Il centrodestra vola
Nel mentre, secondo gli ultimi sondaggi, il centrodestra continua a spadroneggiare, allungando di molto sulle forze della maggioranza giallorossa. L’ultimo sondaggio di Tecnè per l’agenzia Dire, per esempio, fotografa il centrodestra unito al 50,1% delle indicazioni di voto, contro il risicato 39,7% di Pd, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Liberi e uguali.
Nello specifico, la Lega di Matteo Salvini si attesta al 25,9% delle preferenze, mentre il piddì del segretario Nicola Zingaretti non va oltre al 19,7% dei favori. Fratelli d’Italia stacca di un punto e mezzo i pentastellati: 15,9% contro il 14,5%.
Bene anche Forza Italia, visto che il partito di Silvio Berlusconi viene registrato all’8,3% dei consensi. Male Italia Viva di Matteo Renzi, appena al 3% e avvicinata da Azione di Carlo Calenda, 2,8%.
La Sinistra
pesa per il 2,5%, mentre i Verdi il 2% spaccato e Più Europa appena l’1,6%. Tutti gli altri partiti rappresentano il 3,8% dell’elettorato italiano, che fa registrare una percentuale di astensione di incerti mastodontica: 43%- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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