
Questa settimana parliamo dello stato dell'arte dei partiti e dei loro potenziali voti se si andasse oggi alle urne. I partiti di Destra sono nel loro insieme a quota 48, i partiti di sinistra valgono 43 e in più ci sono quelli che definirei i dispersi che pesano per 9 punti. Se prendiamo le intenzioni di voto dell'anno scorso, ossia quelle del 27 febbraio 2024, le somme dei partiti erano un po' diverse. In particolare, si è rafforzato chi è al potere e si è indebolito chi non lo ha, seguendo la filosofia di Giulio Andreotti, che affermava mezzo secolo fa: «Il potere logora chi non ce l'ha». Più in particolare, a distanza di un anno, pare evidente che a Destra si sia rafforzato il partito centrale del governo, Fratelli d'Italia, anche in funzione di una assoluta coesione tra il partito e il suo leader, Giorgia Meloni. Per quello che mi riguarda il partito potrebbe anche essere chiamato il «Partito di Giorgia». Mi sembrerebbe quindi che la maggior coerenza tra i membri del partito, dovuta in particolare alla presidente del Consiglio dei ministri, sia il fattore determinante dell'aumento in quota registrato in un anno. Dunque, i partiti di destra si sono resi più coesi all'interno e tendenzialmente si sono rafforzati, mentre i partiti di sinistra e i terzi a furia di litigare tra loro e pur mantenendo le loro posizioni di intenzioni di voto, si sono indeboliti (un particolare riferimento in questo caso al Movimento 5 Stelle che ha perso l'area estremista guidata da Beppe Grillo, fornendo quindi occasioni di crescita, a tutti gli altri partiti della stessa area, soprattutto al PD). La salita della Destra potrebbe anche imputarsi a un maggior attivismo di più di un protagonista nella politica internazionale, forse trascurata dai precedenti governi. Negli ultimi 12 mesi, infatti, si sono moltiplicati gli interventi all'estero oltre che del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, anche della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Più presenze all'estero, significano per l'ppinione pubblica, più presenza dell'Italia nel mondo e dunque più vitalità per il Paese e di riflesso per lo stesso governo. Quale avvenire per il governo? Se il governo continua così e l'opposizione non riesce a moderarsi internamente, disperdendo le proprie forze senza chiarirsi prima gli obbiettivi, la vita futura del governo sarà piuttosto facile a condizione che gli ultimi sconquassi internazionali si acquietino un po'.
In definitiva, la situazione del governo mi sembra avere ampie possibilità di sostentamento anche se coglie alcune possibilità di sviluppo messe in rilievo dai Giochi Olimpici del 2026 e prima ancora dall'Expo di Osaka del 2025 che comincerà il 13 aprile di quest'anno. Se a questo si aggiunge una politica commerciale tendente ad annullare i nuovi dazi (in particolare, come sembra, dagli USA), la situazione del governo continuerà a rafforzarsi confermando il suo trend positivo.
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