Cielo, terra, mare: Israele attacca

Aviazione, esercito e marina intensificano i raid: "I covi di Hamas nell'ospedale"

Cielo, terra, mare: Israele attacca
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Ritarda l'incursione di terra così come è stata più volte annunciata, ma di fatto è già cominciata con ripetuti interventi mirati nella Striscia per abbattere gli obiettivi legati ad Hamas. Operazioni chirurgiche con carri armati e soldati in vista delle prossime fasi della guerra per far venire il nemico allo scoperto, uccidere terroristi, rimuovere ordigni dal terreno, eliminare postazioni di lancio di razzi verso il territorio israeliano. Ma da ieri gli attacchi si sono fatti più forti. Secondo i media locali l'esercito israeliano ha cominciato a colpire pesantemente il Nord di Gaza con artiglieria e raid. Ieri sera, dopo che i palestinesi sono stati invitati nuovamente ad evacuare verso Sud, le forze di terra hanno intensificato i blitz nella Striscia, mentre gli attacchi aerei hanno colpito pesantemente obiettivi sotterranei. Su Telegram, Hamas ha parlato di un «massiccio tentativo di Israele di penetrare nella Striscia da Nord e da Est» e di una battaglia intorno alla barriera di divisione. In mattinata, invece, si era concluso con successo un altro blitz nel rione di Shujaiyya, una delle principali roccaforti del terrorismo di Hamas, mentre un altro attacco mirato è stato portato a termine da un'unità della marina militare sbarcata giovedì notte nel Sud di Gaza per colpire la base terroristica degli «uomini rana» di Hamas. In concomitanza ai massicci raid israeliani sulla Striscia, ieri una raffica di razzi è stata lanciata da Gaza verso il Sud di Israele. Le sirene d'allarme hanno risuonato nelle città di Ashkelon e Sderot. Ma anche al centro del Paese si sono sentite le sirene e il sistema di difesa aerea Iron Dome è entrato in azione intercettando i razzi.

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, ha confermato ieri quello che già si sospettava: i centri di comando dell'organizzazione si troverebbero sotto lo Shifa, il principale ospedale di Gaza city, che con i suoi 1.500 posti letto e 4mila unità di personale funzionerebbe come una sorta di «scudo umano per i terroristi». Un'accusa respinta dai miliziani. Hagari ha però mostrato le prove - tra foto, video, registrazioni e immagini satellitari - che dimostrano come Hamas usi effettivamente i civili a protezione degli obiettivi militari. Per gli attacchi contro Israele verrebbero usati diversi «complessi» sotterranei sotto l'ospedale, in particolare la rete elettrica della struttura sanitaria. È lì che, secondo l'esercito israeliano, si sarebbero nascosti centinaia di terroristi dopo l'attacco del 7 ottobre. Per accedere al centro di comando sotterraneo i capi di Hamas utilizzerebbero i tunnel posti all'esterno dell'edificio, senza entrare dall'ospedale. Ma è possibile raggiungerlo anche dall'interno.

«Abbiamo innalzato una bandiera rossa al mondo: usare ospedali come infrastrutture del terrorismo e gli abitanti di Gaza come scudi umani è un crimine di guerra», ha denunciato il portavoce dell'Idf. «Sono menzogne.

Nelle vicinanze dell'ospedale ci sono 40mila persone. Si tratta di preparativi da parte di Israele di compiere in quel posto un nuovo massacro», ha ribattuto il dirigente di Hamas, Izzat al-Rashek, citato dai media israeliani.

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