Bisogna «liberare» il paese subito: stop ai test, conteggio per i soli sintomatici, riduzione della quarantena. E a scuola devono andare in didattica a distanza soltanto i sintomatici. Il pressing delle Regioni sul governo per alleggerire le misure di restrizione si fa sempre più insistente. Un fronte quello dei governatori uscito compatto dal vertice di ieri e deciso a vincere le resistenze che arrivano dal ministero della Salute, restio all'idea di allentare le misure di sicurezza. Scelta ritenuta ancora prematura alla luce dei dati sulle ospedalizzazioni. Troppo presto quindi per un liberi tutti, è il ragionamento dei tecnici e degli scienziati.
A guidare «l'ammutinamento» delle regioni in prima fila il governatore del Veneto, Luca Zaia. «Bisogna cambiare approccio di fronte a un cambio totale di scenario- dice Zaia - Seguiamo le direttive dell'Ecdc europeo concentrandoci solo sui soggetti sintomatici rispetto alle regole da seguire e di togliere la suddivisone della Regioni in colori, mantenendo il monitoraggio sull'andamento dei posti letto in area medica e in terapia intensiva». Nel mirino delle Regioni anche i protocolli per la gestione dei positivi a scuola che hanno creato il caos mandando in tilt il sistema. «Rispetto alle scuole bisogna fare in modo che vadano in isolamento solo i ragazzi positivi sintomatici e che gli altri restino a scuola» conclude Zaia. A fare il punto sulle richieste delle Regioni al governo, che già ieri sera sono arrivate sul tavolo del premier Mario Draghi, è il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga che conferma la piena condivisione di questi obiettivi da parte di tutti i governatori.
«Superare definitivamente il sistema a colori delle zone di rischio assieme all' esigenza che la sorveglianza sanitaria sia riservata ai soggetti sintomatici sono i capisaldi del documento che sarà una piattaforma imprescindibile per il futuro confronto con Palazzo Chigi- spiega Fedriga- Va semplificata la sorveglianza nelle scuole. Sotto questo profilo per non interrompere continuamente l' attività didattica in presenza è opportuno tenere in isolamento solo gli studenti positivi sintomatici». E anche Fedriga insiste sulla necessità di rivedere la classificazione dei ricoveri Covid «evitando di includere i pazienti positivi ricoverati per altre patologie».
Le Regioni vogliono anche sospendere il contact tracing: con Omicron i contagi corrono troppo velocemente, scrivono i governatori. Meglio concentrare energie e risorse per contrastare il virus. Si chiede anche di ridurre per i lavoratori dei servizi essenziali i giorni di isolamento: 3 giorni dall'inizio dei sintomi e altri 3 giorni con l' obbligo di mascherina Ffp2. E per salvare l'anno scolastico si chiede di sospendere la didattica in presenza solo per i soggetti sintomatici.
Infine più libertà di movimento riconoscendo «la Certificazione verde rilasciata da un Paese dell'Unione Europea in corso di validità».
Il tampone sarebbe richiesto soltanto per chi proviene da quei Paesi esteri» dove il pass ha «una durata maggiore rispetto a quella vigente in Italia».Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana prefigura una «nuova strategia che consenta ai nostri territori di riprendere a far correre l'economia e ai cittadini di tornare a vivere con più serenità».
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