Conte fa sfilare alla Camera tutti i pm d'Italia e trasforma il Parlamento in aula giudiziaria

La surreale richiesta dei 5 Stelle per rallentare l'iter del nuovo abuso d'ufficio

Conte fa sfilare alla Camera tutti i pm d'Italia e trasforma il Parlamento in aula giudiziaria
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I Cinque stelle vogliono trasformare il Parlamento in una super-Procura o in un Tribunale dell'Inquisizione dove far sfilare magistrati e pubblici ministeri.

Oggi parte in commissione Giustizia alla Camera l'iter per l'esame delle proposte di legge sulla modifica (o abolizione) dell'abuso d'ufficio: una riforma invocata da centrodestra, Anci e Terzo Polo. E sulla quale il ministro della Giustizia Carlo Nordio scommette per marcare la sua azione garantista. Conte e i suoi calano la mossa a sorpresa: l'audizione in commissione, prima di avviare l'esame nel merito delle proposte, di tutti i procuratori generali d'Italia. Nessuno escluso. Ma non è tutto: oltre i procuratori generali il M5s chiede di ascoltare un elenco di magistrati simbolo (da Di Matteo a Cantone). A mettere nero su bianco è un ex magistrato, Cafiero de Raho Federico, oggi deputato grillino e componente della commissione Giustizia. La richiesta è stata sottoscritta da tutti i componenti grillini della commissione: Stefania Ascari, Valentina D'Orso, Carla Giuliano. Una mossa che serve per rallentare l'iter della riforma. E che regala alla magistratura un'irripetibile passerella. Montecitorio offrirebbe, tra gli applausi dei grillini, un palcoscenico per centinaia di magistrati pronti alla «requisitoria» contro Nordio e la sua riforma. In commissione si prende tempo, prima di cedere o rifiutare la richiesta dei Cinque stelle. Oggi parte l'iter con le prime audizioni. Il calendario potrebbe essere modificato in corso. Sono due le proposte all'esame della commissione che potrebbero essere riunite in un unico testo. La prima, quella su cui Fi spinge maggiormente, prevede l'abolizione del reato. E qui c'è la sponda del Terzo Polo: «Anche noi abbiamo presentato una proposta di legge per la depenalizzazione dell'abuso d'ufficio. Riteniamo che l'unica proposta che possa ovviare ai problemi che vengono fuori oggi sia la cancellazione del reato. Solo la depenalizzazione può risolvere il problema. Nordio è della stessa idea. Speriamo che almeno una cosa gliela facciano fare» - diceva al Giornale il deputato Enrico Costa, responsabile Giustizia di Azione. La seconda proposta, su cui si potrebbe registrare la convergenza con le altre forze politiche, punta a ridurre la rilevanza penale del reato cancellando il cosiddetto «abuso di vantaggio». È il testo che porta la firma dei parlamentari Pella, Cattaneo e Pittalis. In sostanza, non sarebbe più punito chi con atto amministrativo giova a qualcuno o lo svantaggia, come nell'articolo attuale che, secondo gli azzurri, «oltre che desueto» è «dannoso sotto il profilo della pendenza del giudizio». Si propone di circoscrivere il reato specificando che debba avvenire «consapevolmente», e arrecando «direttamente» ad altri danno ingiusto. I due testi sono la base per far partire il confronto.

Nordio ha assicurato che entro l'estate il governo varerà il pacchetto Giustizia. Sull'abuso d'ufficio anche il Pd di Letta era favorevole a una modifica. Con l'approdo di Schlein al Nazareno potrebbe arrivare la svolta giustizialista.

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