Stefano Filippi
nostro inviato a Verona
È partito il conto alla rovescia. «Autonomia ora e subito: da oggi al 15 febbraio ogni giorno incalzeremo il governo», garantisce Davide Bendinelli, coordinatore veneto di Forza Italia. «E con il governo faremo pressione anche sui governatori Zaia e Fontana, che sono preoccupati come noi anche se non lo dicono troppo». Il 15 febbraio, venerdì, è il giorno fissato dal premier Giuseppe Conte per firmare gli accordi sull'autonomia con Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. «Lo farà davvero? Non lo sappiamo protestano gli azzurri - e non sappiamo neppure che cosa prevederà quel testo». Perché è altissimo il rischio che le richieste delle regioni vengano annacquate.
Bendinelli ha riunito ieri mattina a Verona lo stato maggiore del partito nelle tre regioni interessate: parlamentari, coordinatori, sindaci con fascia tricolore. La preoccupazione è diffusa per quello che doveva essere un punto fermo della Lega al governo e ora è diventato uno dei tanti motivi di scontro tra i gialloverdi. Ma Forza Italia non intende mollare: se la Lega traccheggia per non compromettere gli equilibri con gli alleati di governo, gli azzurri s'intestano la battaglia che lombardi e veneti nel referendum dell'ottobre 2017 votarono con un plebiscito. «E senza autonomia annuncia Bendinelli il 16 febbraio scenderemo in piazza con i gilet azzurri».
«Autonomia e federalismo sono due prodotti culturali di Forza Italia dice Renato Brunetta -. In un Paese spaccato tra Nord e Sud dove il governo blocca le grandi opere, ma anche quelle medie e piccole, dove metà dei costruttori edili chiudono i battenti e la produzione industriale segna il peggior dato degli ultimi cinque anni, l'autonomia è l'unico modo per consentire alle regioni più produttive di continuare a crescere». Lo slogan di Forza Italia è: meno Stato invadente al Nord, più Stato efficiente al Sud. Aggiunge il deputato azzurro: «L'ultimo atto ufficiale in tema di autonomia risale al 28 febbraio 2018, governo Gentiloni. Poi rinvii, e basta. Con il Paese fermo, la nostra risposta non è l'assistenzialismo dei Cinque stelle, ma infrastrutture, servizi, fiscalità differenziata e di vantaggio, contratti di lavoro differenziati».
«Abbiamo il dovere di rappresentare l'urgenza di dare risposte al Nord e di non deludere il Sud incalza Mariastella Gelmini, capogruppo azzurro alla Camera -. Senza l'autonomia, la Lega tradirebbe il proprio elettorato e tanti imprenditori. Il Nord non può più aspettare anche perché i tempi saranno ancora lunghi: l'accordo dev'essere messo nero su bianco e poi seguirà un passaggio parlamentare. I programmi di Lega e Cinque stelle sono inconciliabili, la maggioranza è divisa su tutto. La Lega ha già accettato una manovra finanziaria a trazione grillina. Se Salvini non riuscirà a portare a casa l'autonomia per Lombardia e Veneto, ne tragga le conseguenze. Troppo comodo andare in piazza per la Tav e tenersi al governo uno come Toninelli».
Concetto sottolineato da Galeazzo Bignami, commissario di Forza Italia in Emilia Romagna: «Forza Italia chiede il rispetto del programma votato da milioni di italiani il 4 marzo. Noi non siamo i Cinque stelle che fanno fare tutto allo Stato».
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