La controffensiva di Kiev sul territorio russo, e l'alta tensione nella regione di Kaliningrad, alzano l'asticella di un conflitto che rischia di estendersi con un possibile coinvolgimento della Lituania, minacciata formalmente da Mosca. Vilnius non bussa alla porta di Bruxelles come sta facendo l'Ucraina, si è già accomodata dal 2004, e una risposta militare di Putin, dopo le restrizioni al transito delle merci, potrebbe innescare una reazione ancora più concreta dell'Occidente. Da parte sua il leader del Cremlino deve «incassare» un paio di incursioni degli uomini del comandante Muzenko. Una delle più grandi raffinerie petrolifere della Russia meridionale, l'impianto di Novoshakhtinsk (Rostov), è stata colpita ieri mattina da un drone che ha provocato un vasto incendio. L'esercito ucraino ha effettuato un secondo blitz nella regione di Vladimir, distruggendo un deposito di munizioni e provocando 5 morti.
Nel 119esimo giorno di guerra tuttavia è sempre il Donbass l'epicentro dei combattimenti. Mosca si prepara a inviare un gran numero di unità di riserva, mentre le milizie presenti stanno cercando di circondare la regione di Severodonetsk. A Izyim un colpo di mortaio ha ucciso 5 donne. I soldati russi avanzano da tutte le direzioni per riuscire ad arrivare ai confini amministrativi delle regioni di Donetsk e Luhansk e creare un corridoio via terra verso al Crimea. Sta correndo grossi rischi la località di Lysychansk (10 km a sud ovest di Severodonetsk), dove le truppe di Mosca sono già entrate nei villaggi vicini per attaccare la città con l'aviazione, i carri armati e l'artiglieria. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare di Luhansk Gaidai, che parla di tre civili e numerosi poliziotti feriti, e sottolinea come i russi stiano cercando di bloccare le forze di difesa ucraine sulla linea del fronte orientale. Secondo quanto sostiene invece il governo russo, tutta l'area sarebbe stata conquistata e circa 1.500 soldati di Kiev circondati.
Le truppe russe hanno proseguito i bombardamenti anche sulla regione di Kharkiv, dove i distretti di Slobidsky e Industrial sono stati colpiti da bombardamenti notturni, mentre in mattinata attaccato quello di Nemyshlyany. Secondo frammentarie informazioni ci sarebbero tre morti e quattro feriti. Kharkiv è la città dove sono stati catturati lo scorso 17 giugno due cittadini americani accusati di essere mercenari al soldo di Kiev. Mosca ha confermato di avere ricevuto un messaggio da Washington riguardo alla loro sorte. Il vice ministro degli Esteri Riabkov ha fatto sapere che le autorità russe «stanno discutendo la questione». Gli invasori continuano a sparare anche sulle aree di confine della regione di Sumy, dove quattro persone sono rimaste ferite a causa degli attacchi dei droni kamikaze. I bombardamenti hanno danneggiato case, fabbricati agricoli, una scuola e un consiglio del villaggio. In una delle località, è stato bombardato e distrutto anche un parco pubblico.
La situazione è caotica nelle zone a ridosso del mar Nero. Ieri un civile è morto dopo essere stato colpito da una bomba a grappolo durante un attacco contro la città di Mykolaiv.
A non più di 50 km a nord, le truppe russe hanno colpito col fuoco di artiglieria diversi villaggi nel distretto di Bashtanka, provocando il ferimento di sei persone. Odessa è stata attaccata dai jet di Mosca che hanno poi danneggiato alcune infrastrutture nelle vicinanze di Zaporizhzhia. Il gruppo navale della flotta russa sarebbe pronto a sparare inoltre 44 missili da crociera.
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