Coronavirus, Conte in Aula: "Stanziamenti aggiuntivi di 25 miliardi"

Il premier Conte oggi ha riferito alla Camera sull'emergenza coronavirus annunciando: "Stanziamenti aggiuntivi di non minore importo rispetto ai 25 miliardi già stanziati con il primo decreto"

Coronavirus, Conte in Aula: "Stanziamenti aggiuntivi di 25 miliardi"

Il governo corregge il tiro. E di fronte alle macerie che sommergono il Paese annuncia nuovi stanziamenti. La cifra non è chiara, ma il premier Giuseppe Conte ha assicurato che non saranno meno di 25 miliardi di euro. Un importo non inferiore a quello già individuato dal cosiddetto dl "Cura Italia" per aiutare imprese, professionisti e famiglie. La notizia è arrivata nel tardo pomeriggio, al termine dell'intervento del capo dell'esecutivo che oggi ha riferito alla Camera sull'emergenza coronavirus.

Nel corso del suo primo intervento in Aula dall'inizio della pandemia, il premier ha parlato di "un'emergenza senza precedenti per l'Europa e il mondo intero". Una situazione drammatica, che ha messo in ginocchio il Paese. "Saremo all'altezza? La storia ci giudicherà, verrà il tempo dei bilanci, tutti avranno la possibilità di sindacare", ha sottolineato. Un modo per mettere a tacere le polemiche sui ritardi nell'adottare le misure restrittive: "Ci sarà tempo per tutto, ma questo è il tempo dell'azione. Il governo - ha chiarito Conte - ha agito con la massima determinazione e con assoluta speditezza". Il capo dell'esecutivo si difende, rimarcando di aver adottato "misure di precauzione già dal 22 gennaio, ben prima che l'Oms decretasse il coronavirus emergenza di salute pubblica".

Quella che sta attraversando l'Italia non è solo un'immane tragedia santiaria. Quando l'emergenza sarà passata, che ne sarà della nostra economia? "Il governo - ha dichiarato il premier - è consapevole che la pandemia è non solo una complessa sfida sul piano sanitario ma richiede una significativa risposta economica a livello nazionale, europeo e mondiale. Per questa ragione da subito abbiamo preso provvedimenti economici volti a tutelare lavoratori e imprese". Quindi l'annuncio: "Stiamo lavorando per incrementare il sostegno alla liquidità e al credito che con il decreto 'Cura Italia' è già in grado di mobilitare la cifra di 350 miliardi di euro. Con il nuovo intervento normativo, a cui stiamo già lavorando, confidiamo di pervenire a uno strumento complessivo altrettanto significativo rispetto a quanto sin qui operato. Interverremo anche con stanziamenti aggiuntivi di non minore importo rispetto ai 25 miliardi già stanziati con il primo decreto". "Tuteleremo anche gli interessi strategici - ha spiegato Conte - attraverso un provvedimento che stiamo predisponendo per aprile".

Il governo è anche al lavoro per creare "strumenti di debito comune dell'Eurozona". "Continueremo ad operare con la massima determinazione, il massimo coraggio e la massima fiducia, restando uniti ne usciremo presto", ha detto il premier al termine dell'informativa. Non sono mancate però le polemiche.

Secondo Guido Guidesi della Lega, "il fondo per come è strutturato non può funzionare per le aziende. Non bastano le risorse né gli strumenti". E poi rincara la dose: "Non ho ancora sentito un appello alla collaborazione dell'opposizione a cui non si può solo chiedere di non fare polemiche".

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