Da lunedì sono aperte le prenotazioni per gli over 50. Ma entro giugno tutti, compresi i 40enni, avranno in agenda il loro appuntamento per la vaccinazione. Questo l'obbiettivo a cui punta il Governo per dare un'accelerata alla campagna anti Covid dopo aver completato le vaccinazioni agli anziani e ai fragili. La Conferenza delle Regioni spinge in questa direzione, se non altro per programmare il calendario delle iniezioni nei mesi più dispersivi dell'anno. E per cercare di sfruttare l'estate al massimo, senza pause.
I vaccini non vanno in ferie, anzi. Potrebbero seguire gli italiani anche nel luogo di villeggiatura. Una delle ipotesi più interessanti di quest'ultimo periodo è infatti la possibilità di somministrare la seconda dose anche in vacanza senza costringere 60enni e 70 anni a rivedere i piani delle vacanze. Si teme che una larga fetta di italiani rinuncino all'iniezione (o la rimandino) pur di «staccare» dopo zone rosse e restrizioni varie.
«Stiamo vedendo se è possibile organizzare tutto» sostengono i governatori. E anche lo staff del generale Figliuolo sta valutando se si tratta di un'ipotesi percorribile o troppo complicata.
Per ora l'urgenza è vaccinare le categorie fragili, dopo di che si penserà anche al piano ferie. I nodi da sciogliere saranno parecchi: innanzitutto servirà un monitoraggio dei flussi delle vacanze, per capire - in base alle prenotazioni - quali saranno le località più affollate. Ogni vaccinato a metà dovrà quindi comunicare la propria meta delle vacanze per organizzare il trasferimento delle fiale senza lasciare zone scoperte. Bisognerà poi pensare ai vaccinatori: cioè capire su quanto personale sanitario e militare si potrà contare per le iniezioni. E infine bisognerà decidere dove allestire i centri vaccinali, sia che si tratti di gazebo allestiti ad hoc, sia che si trattai di un appuntamento nelle farmacie.
Con l'avvio della stagione alle porte, il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini chiede un occhio di riguardo per le spiagge, con un'operazione stile isole covid-free. «Visto che stiamo mettendo al riparo la popolazione anziana e le persone fragili - considera - stiamo valutando se, sulle spiagge romagnole e nei luoghi di più affollamento turistico, vaccinare gli operatori degli stabilimenti balneari con una via anche prioritaria, ovviamente una volta raggiunto il target per età».
Per il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, «se si ritiene giusto vaccinare gli abitanti delle isole minori, che soffrono una carenza di ospedali e strutture sanitarie, lo stesso dovrebbe valere anche per le aree montane, che non sono in una situazione molto diversa». «Vaccinare gli abitanti e gli operatori delle montagne piemontesi - spiega - creando così delle bolle covid-free sul modello di quanto è stato proposto per le isole italiane e far ripartire il turismo».
Ovviamente la stessa richiesta arriva da tutte le regioni che vivono principalmente di turismo, che non ci stanno ad essere considerate aree di serie B rispetto a isole o litorali.
«A maggio mi aspetto 17 milioni di vaccini, stanno arrivando e arriveranno con cadenza settimanale così come
li avete visti giungere in questa prima settimana. Ci daranno modo di tenerci sull'obiettivo» è ottimista il generale Francesco Paolo Figliuolo. Stiamo piano piano vedendo sempre più luce e stiamo attraversando il tunnel».
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