Crescono a ritmo esponenziale i casi di variante Omicron nel mondo, Europa compresa. Più contagiosa della Delta, anche se non si sa esattamente di quanto perché non tutti i Paesi hanno la stessa capacità di sequenziare i positivi, la variante rilevata per la prima volta in Sudafrica è destinata a diventare a breve prevalente nel Regno Unito, dove i casi sono raddoppiati in 24 ore e dove ha già fatto la prima vittima.
È stato il primo ministro Boris Johnson ad annunciarlo, ammettendo che «purtroppo Omicron sta causando ospedalizzazioni». A Londra al momento è la causa del 40% di tutti i nuovi casi. «L'idea che questa sia in qualche modo una versione più lieve del virus deve essere messa da parte», ha detto Johnson invitando gli inglesi a fare la terza dose. L'obiettivo del governo è quello di garantire il booster ad ogni cittadino adulto entro la fine del mese, come annunciato dal ministro della Salute, Sajid Javid. «Dobbiamo agire in fretta», ha detto Javid, prefigurando altrimenti «un milione di infezioni entro la fine dell'anno. Per cercare di arginare l'escalation di casi provocata da Omicron il Regno Unito ha appena alzato il livello di allerta Covid da 3 a 4, reintroducendo alcune restrizioni: passaporti vaccinali in Inghilterra, limiti agli incontri in Scozia e revisione settimanale delle misure in Galles. Le mascherine sono tornate obbligatorie nei luoghi pubblici, sui mezzi di trasporto e nei negozi. Anche la Norvegia sta correndo ai ripari per arginare la diffusione della variante con nuove misure: «La situazione è grave», ha detto il primo ministro Jonas Gahr Stoere. Secondo gli ultimi dati dell'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, il 13 dicembre si sono registrati 920 contagi confermati di Omicron in più rispetto al giorno precedente nell'Unione europea/Spazio economico europeo. Per un totale di 1.686 casi in 23 Paesi dell'area. In Italia al momento sono 27 (soltanto ieri due casi in Veneto, quattro in Lombardia, uno in Sicilia e uno in Toscana). Nel mondo invece sono stati segnalati 6.430 infezioni, in 70 Paesi. E Omicron è arrivata anche in Cina, con un cittadino arrivato dall'estero nella città portuale settentrionale di Tianjin il 9 dicembre. Tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni sulla gravità sono asintomatici o lievi. «Questi dati - ribadisce però l'Ecdc - devono essere valutati con cautela, poiché il numero di casi confermati è troppo basso per capire se lo spettro clinico della malattia provocata da Omicron differisce da quello delle varianti precedentemente rilevate».
Dopo i casi iniziali di Omicron collegati ai viaggi, è stato segnalato un numero crescente di infezioni interne alla Ue, derivanti anche da cluster e focolai. Da un'analisi preliminare dei contagi iniziali segnalati al sistema di sorveglianza europeo Tessy risulta che i casi importati o relativi ai viaggi rappresentano il 13%, mentre il 70% sono quelli acquisiti a livello locale. Anche se i dati a disposizione non sono ancora sufficienti per trarre delle conclusioni definitive, l'Oms considera Omicron un «rischio globale altissimo. Potrebbe essere meno grave della variante Delta e tutti i casi segnalati in Europa sono lievi o asintomatici. Ma - sottolinea l'Organizzazione mondiale della sanità - anche se la gravità è potenzialmente inferiore a quella della Delta, si prevede che i ricoveri aumenteranno a causa dell'aumento della contagiosità. Un numero maggiore di ricoveri può mettere a dura prova i sistemi sanitari e causare più decessi». Uno studio condotto dai ricercatori dell'università di Oxford dimostra che Omicron fa calare l'immunità dei vaccinati e dei guariti.
Dunque, «sebbene non vi siano prove di un aumento del potenziale di Omicron di causare forme gravi di malattia o morte, è probabile una crescita delle infezioni in persone precedentemente contagiate o immunizzate». La terza dose migliora l'efficacia del vaccino.
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