"Basta occupazioni abusive". La mossa di Italia viva per stroncarle

Un ordine del giorno al Decreto Aiuti, proposto dal renziano Michele Anzaldi, punta ad aggravare le pene per gli occupanti abusivi e a dare un ristoro economico alle vittime

"Basta occupazioni abusive". La mossa di Italia viva per stroncarle

Non solo superbonus, termovalorizzatore o reddito di cittadinanza. Il Decreto Aiuti è stato anche l'occasione per inserire un ordine del giorno del deputato Michele Anzaldi sul fenomeno delle occupazioni abusive.

“Purtroppo si registrano sempre più casi di occupazione abusiva di alloggi, spesso perpetrati con violenza ed inganno, a danno dei legittimi proprietari, come riportato anche da trasmissioni televisive a rilevanza nazionale e altri media”, si legge nella premessa dell'Ordine del Giorno approvato la scorsa settimana. Michele Anzaldi evidenzia come spesso le vittime siano anziane, malate o vivano una situazione di crisi economica, mentre generalmente è difficile liberarsi dei delinquenti che spesso danneggiano gli immobili che occupano. È per questo motivo che il deputato di Italia Viva chiede al governo Draghi di“prevedere forme di ristoro economico a chi abbia subito l'occupazione illegittima della propria abitazione, aumentando al contempo l'efficacia della normativa vigente consentendo nei casi più gravi l'arresto obbligatorio del reo e la restituzione immediata dell'immobile all'avente diritto”. Nei casi più lievi chiede, invece, di rendere l'arresto facoltativo, modificando l'articolo 614 del codice penale (violazione di domicilio) e gli articoli 380 e 381 del codice di procedura penale (arresto in flagranza).

“Quello delle occupazione abusiva delle abitazioni è un grave atto di illegalità, se poi ciò avviene a danno di un anziano solo e magari malato, diviene un atto schifoso. E pertanto deve essere punito in maniera esemplare”, spiega Anzaldi interpellato da ilGiornale.it. Secondo il deputato renziano “il rispetto della legge è un dovere di uno Stato democratico, se l’illegalità si perpetra con la violenza sui i più deboli ed indifesi la risposta deve essere altrettanto decisa e veloce”. Quest'ordine del giorno arriva dopo una lunga serie di denunce giornalistiche riguardo a tale frenomeno.

Il caso più eclatante è sicuramente quello di Ennio Di Lalla: anni 86, ex dirigente dell'Acea adesso in pensione, che nel novembre del 2021 riuscì a rientrare nel suo appartamento nel quartiere romano di Don Bosco solo dopo 23 giorni da quando era stato occupato da un gruppo di rom. “La violenza va punita sempre ma quella sui deboli, anziani, malati e per giunta sull'unica cosa che rimane quando si soffre: la casa . Deve essere tutelata in modo esemplare”, chiosa Anzaldi.

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