La cravatta rossa di Landini: ecco cosa rivela

La scelta cromatica della cravatta rosso fuoco del segretario della Cgil durante la manifestazione di Piazza San Giovanni, non è passata inosservata

La cravatta rossa di Landini: ecco cosa rivela

Tra le tante macchie di colore rosso che coloravano Piazza San Giovanni durante manifestazione della CGIL, c’è stato un “rosso” notato più delle bandiere della sigla sindacale. Quello della cravatta indossata dal segretario generale della CGIL Maurizio Landini. La sua potrebbe sembrare una scelta casuale, ma in politica poco è lasciato al caso, e men che meno la scelta di un colore.

Landini solo in rari casi ha indossato una cravatta. Lo aveva fatto in precedenza, e sempre di colore rosso fuoco, quando il presidente del Consiglio aveva convocato i sindacati a Palazzo Chigi. Lo ha ripetuto anche durante la manifestazione, sottolineandolo ai giornalisti presenti: "È la prima volta che metto una cravatta per un comizio" e rimarcandolo con un “L’ho scelta io” quando un giornalista gli ha chiesto se fosse stata la moglie a suggerirglielo.

Nel giorno del silenzio elettorale quindi, è bastato quell’accessorio a parlare con un linguaggio simbolico d’appartenenza e corrente, di grande potenza. Perché la sola scelta cromatica, veicolava di per sé un messaggio. Rosso come il colore della CGIL ovviamente, ma anche come quello di una sinistra di lontana memoria, molto più vivido di quello che si è schiarito negli anni, associato ad altri colori, che lo hanno spostato verso altri lidi. Senza scendere ulteriormente in simbologie chiare agli occhi di tutti, basta andare banalmente su Wikipedia per scoprire che esistono dei colori della politica e che spesso vengono usati più delle parole. Non si parla solo di simboli e bandiere, ma anche quelli con cui si vuole trasmettere, indossandoli, un messaggio chiaro.

Esiste infatti un dress code della politica dove le regole sono ferree, che segue delle vere e proprie strategie, che sfruttano la psicologia dei colori. Dell’ex premier Giuseppe Conte, giusto per fare un amarcord, e della scelta dei suoi fazzoletti e delle sue cravatte, sono stati scritti fiumi di parole. Il colore che ha usato più frequentemente è stao il blu. Tonalità scelta anche da Mario Draghi, da Boris Johnson e da Donald Trump in varie occasioni. Soprattutto nei momenti di crisi, come è stato ad esempio quello del Coronavirus. Il blu e l’azzurro infatti, trasmettono idea di calma, leadership e comprensione. È il colore che simboleggiano l’onestà, la stabilità e la serietà, senza dover esprimere con parole questi concetti, che spesso in politica non risultano totalmente attuabili.

Il rosso per catturare l’attenzione

Il rosso è stato storicamente associato alla monarchia o alla Chiesa, ma nel tempo ha acquisito un'associazione con la politica di sinistra” (cit. Wikipedia). Quando viene indossato in un abito o in un accessorio, esprime forza e passione e serve per catturare l’attenzione. “Vista la carica energetica viene utilizzato nei casi in cui si vogliano prendere posizioni nette” racconta nel suo blog “Troppopolitico” Alessandro Rovetto. Lo ha usato Matteo Renzi quando era premier, ma anche Hilary Clinton, e Donald Trump e tutti in occasioni dove era necessario lanciare un messaggio netto e anche un po’ aggressivo. Non a caso i Presidenti Americani, usano cravatte di questo colore, ogni volta che diventa necessario rimarcare la potenza degli Stati Uniti. Chi sceglie il rosso vivo quindi, non lo fa a caso, tanto è vero che solo in pochi, e in rare occasioni, decidono di indossarlo, per evitare di esprimere troppa aggressività.

Il viola per comunicare un cambiamento

Altro colore usato in politica è il viola, che incarna il cambiamento e la transizione. Anche in questo caso, è stato usato da Giuseppe Conte, ma anche da Matteo Renzi e da Civatti. Un colore freddo, mai usato puro, ma sempre con lievi gradazioni che lo portano al prugna o al melanzana. O anche con sfumature di grigio (come lo usò Conte) che lo alleggerì della parte rossa, per evitare la simbologia di aggressività e di ostentazione, che avrebbe lanciato come già detto, messaggi ben diversi.

Il verde come appartenenza

È raro vedere qualche politico indossare cravatte verdi, tranne ovviamente se parliamo della Lega, ma il verde è invece molto usato nell’abbigliamento soprattutto delle donne. Esprime armonia e capacità di sviluppo. Politicamente era uno dei colori più usati dall’ex Cancelliera Merkel, ma anche la Regina Elisabetta ne ha fatto largo uso, come simbolo d’equilibrio e perseveranza.

Gli altri colori e i loro messaggi

Il giallo trasmette ottimismo apertura e positività, oltre che interesse per i dettagli.

L’arancio porta una ventata di freschezza e gioia, ma anche costanza ed energia. Il rosa, al contrario del rosso riduce l’aggressività, ed infine il nero che è un colore spesso associato ad una rivendicazione del potere quando viene usato in un abito o in un'accessorio.

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