Da una parte il premier incaricato Mario Draghi che vuole evitare la solita emergenza della scuola con le cattedre vacanti a settembre da coprire di volta in volta con i supplenti, dall'altra il comitato tecnico scientifico che dice sì alla ripresa del concorso straordinario per l'assunzione degli insegnanti bloccato dall'emergenza Covid.
Nella scuola, martoriata prima da anni di riforme mancate e ora da mesi di didattica a distanza, qualcosa si muove. Il Dpcm dello lo scorso 5 novembre aveva di fatto congelato le ultime quattro prove dei candidati. Il Miur aveva fatto sapere che il calendario sarebbe stato rivisto in base alla curva dei contagi e alle disposizioni epidemiologiche del governo, poi non se n'era più saputo niente. Fino a ieri, quando gli esperti del comitato si sono riuniti e hanno dato l'ok definitivo al concorso rivolto all'immissione in ruolo dei docenti che abbiano insegnato almeno tre anni. La decisione è stata presa perché adesso i numeri dell'epidemia lo consentono, visto che si tratta di alcune migliaia di persone, circa 6mila, che devono spostarsi da una regione all'altra. Con le adeguate misure di prevenzione, che probabilmente prevederanno l'obbligo di tampone per gli scritti, il concorso si potrà svolgere e le prove che erano rimaste sospese si terranno tra il 15 e il 19 febbraio. Come previsto dall'ultimo Dpcm, però, sarà possibile prevedere un massimo di 30 candidati per sessione o sede d'esame per evitare assembramenti, soprattutto ora che la curva è sotto controllo ma c'è il rischio delle varianti più contagiose.
Lo scorso settembre intorno allo svolgimento di questo concorso per stabilizzare i precari si erano scatenate molte polemiche, sia da parte della politica che dei sindacati, per le modalità di svolgimento in un momento in cui i contagi erano in crescita, anche all'interno delle aule. Tutti contro la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ostinata ad andare avanti nonostante la situazione di emergenza.
Poi è intervenuto il Dpcm a sospendere tutto in attesa che la curva migliorasse. Adesso, con il parere favorevole del Cts, si potrà finalmente svolgere il concorso destinato ad avere tutti i docenti in cattedra a settembre. Un obiettivo che comunque non sarà facile raggiungere.
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