Dagli inni all'Isis all'agguato: Hosni indagato per terrorismo

L'aggressore della stazione Centrale si era radicalizzato. Sul suo profilo Facebook postati elogi e filmati del Califfato

Dagli inni all'Isis all'agguato: Hosni indagato per terrorismo

C erto, è un italiano: come erano inglesi gli stragisti del metrò di Londra, e francese il capo del massacro al Bataclan. Ismail Tommaso Hosni, il protagonista dell'aggressione a una pattuglia alla Stazione Centrale di Milano, è nato a Milano e ha passaporto italiano. E questo sembra tranquillizzare molti politici, con in testa il sindaco Sala, che dicono: non è un problema di immigrazione, a fare tutto è stato un italiano. E invece per la prima volta l'episodio di giovedì sera costringe a fare i conti con un fenomeno finora inedito in Italia, e che invece è il terreno più allarmante in altri paesi europei: l'irruzione sulla scena del radicalismo degli immigrati di seconda generazione. In Gran Bretagna, in Francia, in Belgio è soprattutto in questa platea sterminata di emarginati che attecchisce la propaganda integralista. E così ha attecchito in Ismail-Tommaso, figlio di un tunisino e di una italiana.

Per ore, dopo la brutale aggressione e la cattura del giovane, la verità ufficiale ha offerto il ritratto di uno sbandato, di un simil barbone con precedenti da criminale comune. Poi, inesorabile, Facebook ha raccontato - prima che la pagina venisse precipitosamente oscurata - chi era davvero Ismail-Tommaso. E al pubblico ministero Alberto Nobili, di fronte alla chiarezza di quei messaggi, non è rimasto altro che incriminarlo oltre che per tentato omicidio anche per terrorismo internazionale.

Andrebbero studiati a scuola, i post che in sequenza nel corso degli anni Hosni pubblica: perché raccontano la sua evoluzione da ragazzotto qualunque, con i miti facili e un po' truzzi dei suoi coetanei, a fanatico dell'Isis. Sono gli stessi mesi in cui muta anche fisicamente, da ragazzotto col berretto da hipster a barbuto. Il 24 settembre Hosni posta il video scaricato da Yutube di una sfilata di milizani dell'Isis, accompagnato dal suo commento in arabo, É il più bell'inno dell'Isis che abbia mai sentito". Il 6 maggio scorso un altro filmato di incappucciati in tuta mimetica, in azione sullo sfondo di una città in fiamme; il 17 maggio, due giorni prima dell'aggressione, un altro filmato. Non sono spezzoni divulgati per curiosità. I commenti dimostrano che Ismail-Tommaso ha scelto di fare proseliti, auto-arrulandosi nel Califfato come centinaia di cani sciolti che la propaganda terrorista seduce in mezzo Occidente, puntandone a fare le proprie quinte colonne.

Fin dove il ragazzo di Quarto Oggiaro fosse disposto a spingersi nella sua deriva estremista, fortunatamente non si saprà mai, perché - per ora, e si spera a lungo - la sua pista si chiude qua. Ma il fatto che girasse per la stazione con due coltelli a lama lunga, come la rapidità e la determinazione con cui ha reagito al controllo, sono segnali allarmanti. Sono solo e abbandonato", sono state le sue uniche parole al momento dell'arresto. Ma è proprio da disperati come lui che vengono pericoli terribili: come a Rouen, dove il vecchio prete Jacques Hamel venne sgozzato sull'altare da due balordi con passaporto francese, piccoli pregiudicati per reati comuni. Lo stesso autore della stragee di Nizza, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, corrisponde in buona parte a questo profilo.

La esplicita brutalità delle immagini postate da Ismail-Tommaso sulla sua pagina, fino a pochi giorni prima della sera in cui ha cercato di ammazzare tre uomini, costringono però a interrogarsi sulla efficacia dei controlli informatici sula rete, dei filtri antiterrorismo che avrebbero dovuto intercettare parole e immagini chiave utilizzate dal ventenne per la sua propaganda.

Le tecnologie Osint - ovvero di Open Source Intelligence - in grado di monitorare l'intero flusso sono disponibili, usate da reparti alleati, ma non dall'Italia: perché costano troppo. Così fino a giovedì sera Ismail-Tommaso, italiano col sogno della jihad, per l'Italia era uno sconosciuto.

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