"No al voto anticipato". Massimo D'Alema lo scandisce con forza. "L'obiettivo resta la discontinuità con la stagione renziana", tuona l'ex premier che, in una intervista a Repubblica, smonta l'idea di Matteo Renzi di "precipitare verso elezioni anticipate con una legge proporzionale, con prospettiva certa di ingovernabilità". "È una scelta folle - continua - con quale progetto? Con quale ipotesi di alleanze?".
Nell'intervista a Repubblica D'Alema elenca tutte le ragioni del suo "no" alle urne anticipate "La situazione del Paese è gravissima - spiega - i dati sullo spread dimostrano che ogni incertezza internazionale ha un effetto immediato sull'Italia". E spiega: "In Europa siamo ultimi per crescita, quartultimi tra i 30 Paesi più industrializzati. Sono cresciute gravemente povertà e diseguglianze. Drammatica è la frattura tra Nord e Sud. Il meccanismo di crescita dell'occupazione, sostenuto dagli incentivi, si è inceppato. La priorità del governo oggi dovrebbe essere dare risposte alla crisi". Altrimenti, è il suo ragionamento, "finirebbe con lo spread a 400".
D'Alema vuole chiudere una volta per tutte la stagione di Renzi. Non soltanto al governo.
"Renzi non può essere la guida adeguata di un nuovo centrosinistra", rimarca l'ex presidente del Consiglio che, nella chiusura dell'intervista a Repubblica, ammonisce: "Non ci si rende conto che siamo seduti su una polveriera".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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