Il lunedì è sempre stato un giorno della settimana importante nel calendario del Covid, quello dell'entrata in vigore dei nuovi provvedimenti del governo. E nella fisarmonica dei Dpcm, stringi-allarga-stringi-allarga, oggi muoviamo un passo importante verso quella che si spera sarà una primavera di ottimismo e riconquiste. Lo dicono i virologi, lo dice la voglia di normalità della gente comune, lo dicono soprattutto i numeri. Ecco, i numeri, la nostra comfort zone: vi mostriamo i cinque dati che ci fanno ben sperare.
CONTAGI
Ieri sono stati 77.029, per il terzo giorno al di sotto della barriera psicologica dei centomila, cosa che non si verificava dal «triplete» 27-29 dicembre. Domenica scorsa i casi erano stati 104.065, due domeniche fa 138.860. In due settimane i contagi sono calati del 44,53 per cento, in un mese (ovvero da domenica 9 gennaio) del 50,51 per cento. Mantenendo questa progressione possiamo immaginare che a inizio marzo saremo sui 25mila contagi. E oggi, quando i contagi saranno presumibilmente attorno a 35mila, si batterà il record negativo del 2022. Scende veloce anche l'incidenza dei contagi. Nell'ultima settimana (31 gennaio-6 febbraio) si sono conteggiati in totale 692.250 casi, 1.168,21 ogni 100mila abitanti, in quella dal 10 al 16 gennaio i casi erano stati 1.219.324 e l'incidenza di 2.057,67. In meno di un mese l'incidenza si è quasi dimezzata (-43,23 per cento).
POSITIVI
Ieri gli infetti totali erano 2.073.248, un bel po' meno rispetto ai 2.734.906 del 23 gennaio, esattamente due settimane fa e picco storico di questo dato. Quel giorno aveva il Covid quasi un italiano su venti. Il calo in quattordici giorni è stato del 24,19 per cento. Sembrerebbe un dato non esaltante ma va considerato che questo parametro si muove lentamente, visto che è appesantito di fatto da tutti quelli che si sono positivizzati nel picco della quarta ondata. Ma è presumibile che a inizio marzo i positivi saranno attorno ai 500mila.
GUARITI
È un parametro a cui si presta poca attenzione, ma molto importante. Ieri ci sono stati 134.009 guariti, quasi il doppio dei nuovi infetti. È l'undicesimo giorno consecutivo in cui si esce dal tunnel del Covid più di quanto ci si entri. E il divario tra le due voci del bilancio dei contagi si va allargando sempre più.
RICOVERI E TERAPIE INTENSIVE
A un certo punto è stata la casella che sbirciavamo con più preoccupazione. Ieri sono stati registrati 18.498 pazienti Covid ricoverati in area non critica, 117 in meno rispetto al giorno prima, 1.119 in meno rispetto a una settimana fa e 1.539 in meno rispetto al picco del 25 gennaio (20.037). Un calo del 7,68 per cento in dodici giorni. Meglio ancora le terapie intensive: ieri vi si trovavano 1.431 pazienti Covid, 162 in meno in una settimana e 286 in meno rispetto al picco del 17 gennaio. In questo caso siamo scesi del 16,66 per cento.
DECESSI
Il dato dei morti risente di grandi fibrillazioni quotidiane (ieri 229).
Melgio ragionare sulle cifre settimanali. La settimana che si è chiusa ieri ha contato 2.622 decessi, quattro in meno rispetto alla settimana 24-30 gennaio (2.626). Poca roba ma è la prima settimana con il segno meno dopo oltre un mese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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