Dall'Ucraina fuga senza fine. Milioni di profughi in arrivo

La Polonia ha già accolto oltre 900mila rifugiati. In Italia più di 3mila in un giorno. Moldavia in difficoltà

Dall'Ucraina fuga senza fine. Milioni di profughi in arrivo

Più di un milione e mezzo di ucraini in fuga ha già attraversato i confini in cerca di salvezza negli ultimi dieci giorni. I paesi di prima accoglienza faticano ad assorbire l'onda d'urto causata dai rifugiati che hanno bisogno di tutto: cibo, vestiti, medicine, un riparo dal freddo. In Europa si tratta della «crisi di profughi più veloce dalla Seconda Guerra Mondiale» avverte con un tweet l'Alto Commissario dell'Onu per i rifugiati, Filippo Grandi.

Polonia, Ungheria, Romania, Moldavia che abbracciano il territorio ucraino affrontano la sfida di rispondere alle primissime necessità per poi distribuire i rifugiati anche negli altri paesi in base soprattutto alle loro richieste. In molti hanno parenti o amici in Europa e anche in Italia e lì chiedono di essere trasferiti. La Polonia è al momento l'area più sotto pressione, quasi il 60 % dei profughi ha passato qui i confini. La sera del 5 marzo erano già 885.303 le persone registrate, prevalentemente anziani, donne e bambini. Un ritmo impressionante per un esodo biblico: 100mila venerdì, saliti poi sabato a 129mila nuovi arrivi. E dunque a ieri il totale dei profughi registrato dalla Guardia di frontiera polacca aveva superato le 930mila persone.

Le madri arrivano con i figli più piccoli in braccio, non hanno potuto portar nulla con loro e così le mamme polacche hanno lasciato a disposizione una lunga fila di passeggini schierati sulla banchina del treno per permettere alle donne ucraine di usarli per i loro piccoli. Sempre in Polonia i profughi sono stati accolti anche nelle residenze presidenziali. Il presidente, Andrzej Duda, ha autorizzato l'apertura delle residenze presidenziali alle persone in fuga dalla guerra. L'iniziativa sarebbe da attribuire alla first lady Agata Kornhauser-Duda.

L'Ungheria ha già accolto quasi 170mila persone ma in proporzione alla popolazione è in difficoltà anche la piccola Moldavia dove un fiume di donne, anziani e bambini si riversa da giorni. Molti sono stati sistemati nel palazzetto dello sport della capitale Chisinau. Sono arrivati oltre 120mila profughi. La premier moldava, Natalia Gavrilita, ha chiesto al segretario di stato Usa Antony Blinken che sta visitando i paesi al confine con l'Ucraina, di sostenere finanziariamente la Moldavia che è la nazione più «povera» d'Europa.

Nel nostro Paese il dato più aggiornato fornito dal ministero dell'Interno è di 14.237 cittadini ucraini: 7.052 donne, 1.459 uomini e 5.726 minori. Sono stati accolti a Roma, Milano, Bologna e Napoli e in maggioranza da familiari e conoscenti già presenti in Italia. In 24 ore sono arrivati oltre 3mila ucraini e il flusso sale di ora in ora. Il coordinamento è affidato al dipartimento di Protezione Civile che collabora con la rete delle Prefetture e delle Regioni.

È il sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia, a confermare che per gli ucraini le procedure sono accelerate. Le Prefetture «si raccorderanno con i Commissari per ottimizzare, anche in riferimento all'evoluzione e relativo allentamento della crisi pandemica, l'utilizzo di strutture già allestite per l'emergenza Covid». In particolare per l'accoglienza dei minori è consentito l'accesso al Fondo nazionale per le Politiche e i servizi dell'asilo.

Il ministero dell'Istruzione ha dato indicazioni per garantire il diritto all'educazione degli studenti ucraini rifugiati. Il ministero della Salute ha dato indicazioni alle Aziende sanitarie locali per attivare i controlli con i tamponi e le vaccinazioni contro il Covid.

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