Basta una semplice domanda sulla situazione posti letto in Campania per l'emergenza Coronavirus a indispettire Vincenzo De Luca. Il governatore si è lasciato andare a un duro sfogo contro Federico Ruffo, cogliendo l'occasione per provare a difendere la propria causa: "Noi siamo stati destinatari di una elegante campagna di aggressione mediatica che dura da un mese. Avremmo dovuto perdere tempo a fare una decina di querele per diffamazione, ma non avevamo tempo da perdere". Le parole del presidente della Regione sono arrivate dopo la presenza di Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, nello studio di Che tempo che fa su Rai 3.
Il giornalista evidentemente non è particolarmente simpatico all'ex sindaco di Salerno, che ha così continuato a sbottare: "Ho visto che è venuto da lei qualche minuto fa un suo collega dal nome nibelungico diciamo, c’è uno dei suoi collaboratori ha detto qualche mese fa che l’Asl Napoli 1 era stata commissariata per infiltrazione camorristica, era un falso clamoroso. Volevo domandare a quel signore se quel giornalista è stato licenziato o meno". Fabio Fazio, probabilmente non cogliendo la gravità delle parole, ha promesso un faccia a faccia alla prima occasione possibile: "La prossima volta vi faccio incontrare". A far discutere infatti non è solo l'attacco choc ai danni di Ruffo, ma anche la totale indifferenza e la mancanza di solidarietà.
"De Luca non può permettersi"
Mentre il conduttore di Che tempo che fa è rimasto del tutto impassibile, a reagire in maniera immediata e furibonda è stato Riccardo Laganà, membro del Consiglio di amministrazione della Rai: "De Luca non intimorisce nessuno, né può permettersi di evocare licenziamenti di giornalisti a Che tempo che fa. AD e Presidente difendano libertà di cronaca del servizio pubblico. Attacchi a 360° vs Report, controprova della corretta del loro lavoro. A Federico Ruffo il nostro supporto". Non si è fatto attendere neanche l'intervento dell'Usigrai. L'Unione sindacale giornalisti Rai si chiede fino a che punto si continuerà a tollerare che un presidente della Regione attacchi i giornalisti e l'informazione, e ha denunciato poi gli episodi ormai quotidiani da parte di De Luca: "Nella sua teatralità sembra essere entrato sempre più nel personaggio dello 'sceriffo'. Ma si rassegni: la stampa, i giornalisti, continueranno a fare il proprio mestiere liberamente, senza farsi intimidire da nessuno".
Ringrazio #DeLuca per la costante attenzione,magari fategli sapere che:1-dopo anni a Report e Presa Diretta non sono stato licenziato,ma promosso alla conduzione di Mi Manda RaiTre 2-che su ogni singolo punto della nostra inchiesta sono state aperte indagini da più Procure>>
— Federico Ruffo (@FedericoRuffo) October 25, 2020
Non poteva mancare la presa di posizione del diretto interessato: Federico Ruffo sui propri profili social non le ha mandate a dire al governatore della Campania, ricordandogli di essere stato promosso alla conduzione di
Mi Manda RaiTre dopo gli anni passati a Report e Presa Diretta. "Forse sarebbe meglio guardare di meno Ultimo Samurai e più programmi Rai", è stata la frecciatina finale dell'autore dell'inchiesta di Report.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.