Decreto sicurezza bis: braccio di ferro sui tempi tra Lega e Cinque stelle

I grillini fanno melina, ma Salvini s'impunta: "Subito in Consiglio dei ministri, già lunedì"

Decreto sicurezza bis: braccio di ferro sui tempi tra Lega e Cinque stelle

Roma - Un fondo da due milioni di euro per i rimpatri dei migranti e multe fino a 50mila euro per le navi che li soccorrono in mare. C'è anche questo nel decreto sicurezza bis voluto dal ministro Matteo Salvini e approdato ieri in pre-consiglio dei ministri per un primo esame.

Un testo che continua a far discutere Lega e M5s, soprattutto sui tempi del provvedimento che difficilmente riuscirà a vedere la luce prima delle Europee. Non solo perché i pentastellati non hanno intenzione di concedere un assist del genere all'alleato di governo a pochi giorni dal voto, ma anche perché dal decreto escono ridimensionate le competenze del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, a favore di quelle del collega dell'Interno. Per questo mercoledì scorso Toninelli ha cercato di prendere tempo, spostando la discussione del decreto a dopo il voto del 26 maggio e comunque dopo l'approvazione del dl crescita e dello Sbloccacantieri. Ipotesi respinta da Salvini, che ha tutto l'interesse di fare in fretta. «Il decreto sicurezza bis - dice - lo voglio portare in Cdm la prossima settimana, spero che il M5s non si metta di traverso perché ho sentito qualcuno dire che non è urgente». Non è escluso che il Consiglio dei ministri possa effettivamente tenersi a giorni. Secondo Salvini già lunedì: «Se ci sono proposte migliorative siamo aperti, ma i cardini restano quelli» taglia corto il ministro.

Il pre-consiglio si è concluso senza accordo. Per questo oggi pomeriggio è stata programmata una seconda riunione. La discussione ieri è andata avanti sul piano tecnico, con i funzionari del ministero che hanno messo sul tavolo le loro perplessità, in particolare sulle multe alle Ong in acque non italiane, perché ci sarebbe un problema di incompatibilità con i trattati internazionali. Dubbi e critiche sarebbero arrivate dal ministero della Giustizia, da quello degli Esteri e da quello della Difesa. I tecnici della presidenza del Consiglio avrebbero avallato i ragionamenti dei ministeri appannaggio dei pentastellati. Ma la Lega insiste: «Noi non arretriamo».

Una delle novità principali che emerge dalla bozza del decreto sicurezza bis, oltre al fondo istituito presso la Farnesina per i rimpatri, è appunto la possibilità di sanzionare le navi che soccorrono i migranti in mare con multe dai 20 ai 50mila euro. Prevista anche la possibilità di espellere gli stranieri che devono scontare una pena detentiva residua non superiore a quattro anni, mentre ora lo si può fare solo con chi deve scontare fino a due anni. Caustico il vicepremier Luigi Di Maio: «Se si sta facendo un decreto sicurezza bis è perché si è dimenticato qualcosa nel primo decreto».

E in serata fonti del Viminale hanno fatto sapere che il decreto è pronto e hanno lasciato trapelare che Salvini si aspetta che il M5s decida in fretta se stare con le forze dell'ordine o con chi le attacca.

Il riferimento è a quanto è accaduto ieri nei pressi alla prefettura di Napoli dove lo stesso Salvini aveva presieduto il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Durante gli scontri i manifestanti hanno lanciato transenne e fumogeni contro i poliziotti che poi hanno caricato. Un funzionario è rimasto ferito ed è stato ricoverato.

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