Matteo Salvini è finito ancora una volta nel mirino di Roberto Saviano. Il caso della Open Arms agita e non poco i buonisti di casa nostra e non solo. E così l'autore di Gomorra non perde tempo per "processare" il ministro degli Interni sui social per la sua decisione di tenre a largo di Lampedusa la Open Arms: "I 134 migranti a bordo della Open Arms, dopo essere stati ostaggio dei banditi libici, ora lo sono del bandito politico Matteo Salvini, il ’MinistroDellaMalaVità. Ma il destino di Salvini è il carcere, e questo lo sta capendo anche lui; basterà che si spengano le luci". Ma non finisce qui. Solo qualche giorno fa sempre Saviano aveva attaccato in modo duro sempre Salvini usando ancora una volta Twitter: "Matteo Salvini agisce da fuorilegge tenendo in mare 500 persone, di cui 150 minori. L'Europa con il suo silenzio è complice degli atti canaglieschi di Salvini utili a distrarre l'opinione pubblica dai suoi fallimenti politici". E a stretto giro è arrivata la replica del ministro degli Interni che non ha usato giri di parole per commentare l'attacco di Salviano. Il titolare degli Interni infatti ha condiviso sulla sua pagina Facebook la richiesta di Saviano che lo vuole vedere in carcere: "Il signor Saviano mi vuole vedere in galera. Che faccio amici, gli do retta e mi dimetto o tengo duro?".
Insomma lo scontro tra il titolare del Viminale e l'autore di Gomorra non si chiude. Non è certo la prima volta che i due si beccano. Saviano aveva puntato il dito più volte contro Salvini anche dal salotto di Fazio di Che tempo che fa con monologhi a senso unico dedicati al "ministro della Mala Vita", come lo stesso Saviano ha ribattezzato Salvini. Adesso le ultime scintille sul caso Open Arms. Saviano non è il solo del mondo dello spettacolo e della cultura a puntare i dito contro il ministro.
In questi giorni, dopo Richard Gere, Antonio Banderas e Javier Bardem, è arrivata anche la presa di posizione di Luciana Littizzetto che con un video su Instagram ha chiesto (pure lei) lo sbarco immediato dei migranti che si trovano a bordo di Open Arms. Insomma i buonisti si radunano sui social per dar sfogo al loro odio contro il ministro degli Interni.
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