Di Battista ora fa fuori Renzi e vuole fare il ministro

Intervistato nel corso della trasmissione Accordi&Disaccordi, il grillino appoggia Barbara Lezzi: "Renzi? Deve restare fuori dalla porta". E non esclude la possibilità di accettare un incarico da ministro

Di Battista ora fa fuori Renzi e vuole fare il ministro

Riaprire a Matteo Renzi sì o no? Ormai all'interno della strampalata alleanza giallorossa, alla continua ricerca di una soluzione per tenersi stretta le poltrone ed evitare le urne, si è scatenato un vero e proprio caos. Ad inserirsi all'interno della discussione anche Alessandro Di Battista. Nella diatriba che vede coinvolti in prima linea i parlamentari del Movimento 5Stelle, Dibba si è naturalmente schierato dalla parte dell'ex ministro per il Sud Barbara Lezzi, che sulla propria pagina Facebook, aveva rilasciato un post dal contenuto decisamente esplicito:"Non ci sto. Renzi deve restare fuori dal nuovo governo che deve essere presieduto da Conte... Avanti con Conte e fuori Renzi. Altrimenti il M5S non ci sta". Un messaggio che ha riscosso l'approvazione del fervente grillino, il quale ha replicato con un laconico: "Chapeau".

Intervenuto nel corso della trasmissione Accordi&Disaccordi in onda stasera su Nove, Di Battista ha ribadito il suo pensiero, chiudendo definitivamente la porta in faccia all'ex sindaco di Firenze, colpevole di avere messo a rischio la posizione di tutti. "Per me Renzi è una cosa, mentre i parlamentari di Iv un'altra, non è neanche un mio problema. Deve restare fuori dalla porta", ha dichiarato il pentastellato. "Renzi non è più un politico, è un lobbysta di stesso. Ai parlamentari di Italia Viva dico di fare attenzione perché li porterà a sbattere". Insomma, la storia con Matteo Renzi è chiusa, ed il povero Giuseppi sarebbe vittima di un oscuro disegno complottista: "Credo che l'obiettivo di questa crisi, di una parte dell'establishment, sia far fuori il presidente del Consiglio, stanno solo cercando di nascondere le impronte digitali".

Da parte sua Dibba ribadisce tutto il proprio sostegno al premier:"Conte è una persona che merita lealtà. Il presidente del Consiglio merita un trattamento degno, io non sono sempre d'accordo con lui, ma merità dignità". La stessa dignità mostrata nel cercare così disperatamente i numeri necessari per mantenere in vita un governo sull'orlo del precipizio, andando a raccattare parlamentari un po' ovunque. Ma Di Battista è ottimista:"Il M5S è compatto su Conte. Non ci sono assassini, è una fake news. Se il M5S tiene la barra dritta le persone si troveranno". E ancora: "Non è tollerabile che il M5S venga infangato perché in una fase delicatissima per il Paese tenta di portare avanti una legislatura". Il grillino venera a tal punto l'uomo dei Dpcm notturni da sperare addirittura in una sua nuova candidatura a premier in caso di voto anticipato: "Giuseppe Conte candidato premier M5S-Pd alle prossime elezioni? Non so, me lo auguro".

Insomma, un altro governo con a capo il sedicente avvocato del popolo. E Dibba non disdegnerebbe neppure un incarico di maggior rilievo, come quello di ministro: "Quando mi hanno detto entri tu ma entra anche la Boschi mi sono fatto da parte.

Oggi non chiuderei la porta", ha infatti confessato, per poi precisare: "Il Movimento sa che io rompo la p***e, non sono incline ai compromessi, farei molte battaglie su conflitti di interesse e nomine e non cambierò".

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